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Messina, scoperta una "bomba ecologica" all'interno della sede dell'ATM. Interrati vecchi serbatoi

Il Sindaco Federico Basile e il Vicesindaco Salvatore Mondello, si sono recati stamani nella sede dell’Azienda Trasporti Messina per un sopralluogo al piazzale della struttura, presenti il presidente di ATM Giuseppe Campagna e il direttore Generale Claudio Iozzi, area attualmente interessata da lavori di riqualificazione. Il sopralluogo si è reso necessario al fine di verificare “lo stato lavori del cantiere e per constatare il paventato rischio di disastro ambientale che, grazie ad un approfondimento nel corso delle indagini propedeutiche all’avvio dei lavori, è stato evitato. Le attività – rassicurano il Sindaco Basile e il Vicesindaco nonché Assessore ai rapporti con ATM Mondello – procedono nel pieno rispetto della normativa e a breve auspichiamo un nuovo restyling dell’area del piazzale ATM a beneficio dei servizi del trasporto pubblico locale”. La situazione di rischio ambientale è scaturita quando nel corso dei necessari sondaggi esplorativi propedeutici all’avvio del cantiere, al fine di verificare la consistenza del terreno e del sottofondo del piazzale, i tecnici incaricati hanno notato delle crepe sospette nell’asfalto e nell’accertarsi della situazione gli stessi hanno evidenziato un danno ambientale.

Il significativo deterioramento è stato causato dall’anomalo smaltimento, effettuato in passato, del vecchio impianto di rifornimento in quanto sono stati interrati i serbatoi utilizzati per la distribuzione del carburante contenenti all’interno rifiuti liquidi idrocarburici (olii e altre sostanze infiammabili), insieme ai resti della vecchia pensilina e altri materiali di risulta.

Campagna: "Disinnescata una bomba ecologica"

Pertanto, come rilevato dalle indagini ambientali, risultando contaminati le tubazioni e il terreno circostante sono state adottate dall’Azienda Trasporti le procedure amministrative utili per denunciare la situazione alle autorità competenti. “Grazie all’attenzione dei lavoratori – evidenzia, il Presidente di ATM Campagna – è stata disinnescata una bomba ecologica che verosimilmente nel tempo avrebbe comportato gravi contaminazioni ambientali, intaccando anche le falde acquifere. Inoltre, le esalazioni continue avrebbero potuto provocare, vista la presenza dei veicoli sia a gasolio che a batterie, possibili esplosioni o principi di incendio sul posto. Siamo davanti ad un grave comportamento, scoperto per puro caso, visto che tutte le botole che indicavano la presenza dei serbatoi ancora pieni di idrocarburi sotto pressione erano state accuratamente coperte da un abbondante strato di asfalto. Come previsto dalla legge si sta procedendo con la massima urgenza – continua Campagna – alla rimozione della fonte di contaminazione per la tutela dell’ambiente, della salute pubblica e dei lavoratori. In particolare, è stata avviata una continua campagna di monitoraggio aria con il posizionamento di sensori specifici che permettono l’analisi delle sostanze volatili durante tutte le attività di bonifica”. Al termine delle attività di bonifica “i lavori di riqualificazione che saranno avviati già dalle prossime settimane – conclude il Presidente di ATM – permetteranno una razionalizzazione degli spazi e maggiori stalli di ricarica per i veicoli elettrici in previsione dell’incremento della quota di veicoli green aziendali, con l’istallazione anche di pannelli solari per l’approvvigionamento energetico”.

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