Il deposito salme è «in saturazione» e a scriverlo è lo stesso Comune. Ecco perché diventa prioritario creare nuovi spazi al Gran Camposanto, il cimitero monumentale del centro città. Ora c’è anche il progetto, per il quale, però, è necessaria una variante al piano particolareggiato dello stesso Camposanto. L’obiettivo: realizzare ben 1.536 nuovi cellari, nella zona cosiddetta dei “Giardinetti”. La variante è necessaria perché lì, inizialmente, erano previsti dei campi di tumulazione, che però non sono mai stati realizzati. Con i cellari si recuperano più posti-salma, «di immediata procedura di concessione, al fine di far fronte all’attuale situazione di carenza di posti-salma», si legge nel documento approvato una decina di giorni fa dalla Giunta Basile e che presto arriverà in consiglio comunale (oggi è previsto il primo passaggio in commissione).
Si tratta di un intervento importante anche in termini economici: quasi 3,2 milioni di euro, per un progetto che verrà inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025. Ci sono già tutti i pareri favorevoli che contano: quello della Soprintendenza dei beni culturali e ambientali; quello della conferenza provinciale permanente dei servizi per i cimiteri, istituita al dipartimento prevenzione dell’Asp; e c’è il via libera della stessa area medica Igiene e Sanità pubblica dell’Asp. Il 25 ottobre scorso, quindi, la variante è stata approvata in linea tecnico-urbanistica e validata dal responsabile del procedimento, l’arch. Giovanni Maimone, e dal dirigente, l’ing. Antonio Cardia.
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