La tutela degli amici a quattro zampe figura fra le priorità della politica europea e non soltanto. Inoltre, il cambiamento della sensibilità rispetto agli animale e la maggiore presa di coscienza collettiva dell’obbligo di fornire loro cura e assistenza è evidente anche nella società italiana. Di conseguenza, anche gli enti locali si sono adeguati a questa evoluzione, prevedendo specifiche deleghe assessorili e azioni mirate. In prima linea in questo ambito, per il Comune di Messina, c’è il rappresentante della Giunta Massimiliano Minutoli, che sta seguendo l’iter di un progetto ambizioso: i lavori per la realizzazione di una clinica veterinaria comunale per cani e gatti, che sorgerà in una porzione di terreno di proprietà di Palazzo Zanca, a Faro Superiore. «Aspettiamo il parere ambientale per procedere», spiega Minutoli, che insieme a funzionari e progettisti ha trasmesso a Palermo l’incartamento di ciò che si pensa di creare nella zona nord. La procedura di Vinca, ossia di Valutazione di incidenza ambientale, è in itinere e si attende quindi l’esito propedeutico all’appalto vero e proprio.
I dettagli li contiene la relazione tecnica predisposta dagli architetti Giovanni Scipilliti e Francesco Falcone, con l’avallo del responsabile unico del procedimento Armando Mellini. «L’intervento – si legge – dovrà garantire la tutela degli animali ospitati dalle malattie diffuse da insetti e ratti». Si è ritenuto di mettere in piedi una struttura per circa 400 animali e l’area individuata coincide con una particella in atto parzialmente occupata da un prefabbricato abusivo. Una soluzione che consentirà di superare il problema dell’ingente spesa che il Comune di Messina affronta annualmente, circa 1,2 milioni di euro, versati a cliniche private, non avendone una nella sua disponibilità.
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