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Messina, viadotto Ritiro: l’attesa prosegue. La nuova “scadenza” è marzo 2023

Ancora uno slittamento, sia pur minimo, per la consegna del ponte autostradale. Entro novembre sarà aperto il bypass che collega le due carreggiate, poi doppio senso di marcia per 5 mesi e grosse novità al Boccetta

Quanto manca alla fine del cantiere? Altri cinque mesi. Marzo 2023, ecco la nuova scadenza per la conclusione dei lavori sul viadotto Ritiro.
La ha formalizzato al Consorzio autostrade in questi giorni la Toto Costruzioni che è costretta da diverso tempo ad aggiornare, per le più svariate ragioni, il cronoprogramma delle opere.
E gli ultimi cinque mesi (ammesso che stavolta la scadenza sia confermata) non saranno di ordinaria attesa. Piuttosto ci sarà un nuovo rimescolamento della viabilità e l’avvio di una fase piuttosto delicata.
I fronti di lavoro sono due e presto diventeranno tre. Da diversi mesi, all’altezza della Galleria Baglio I, è in costruzione la rampa che connette la carreggiata lato monte a quella lato valle. Una discesa di un centinaio di metri realizzata per poter far arrivare il traffico mezzi diretto a Messina Boccetta sulla stessa carreggiata di quello diretto a Villafranca. Si creerà un doppio senso di circolazione per circa 3 km che consentirà di completare i lavori sul viadotto Ritiro (secondo fronte di lavoro). Questa soluzione temporanea è stata oggetto di una riunione recente in Prefettura con, fra gli altri, il Cas, il Comune, la Polstrada. La preoccupazione è proprio per quel contemporaneo utilizzo della stessa carreggiata e in particolar modo se ci dovesse essere un qualunque incidente, o anche solo un’auto in panne. Il pericolo è la paralisi del traffico. Per questo è stata programmata una sorta di presidio permanente.

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