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Milazzo, 76enne morta per un incidente a San Papino: è polemica sulla gestione dei soccorsi

Ancora sangue nelle strade milazzesi e ancora una volta purtroppo una coda polemica nella gestione dei soccorsi in ospedale.
Ieri mattina un altro incidente stradale, a poche centinaia di metri da quello che era avvenuto domenica e ancora una volta un pedone investito da un’auto. Stavolta però l’epilogo è ben diverso e una tranquilla mattinata si trasforma in tragedia per la famiglia di Maria Salmeri, 76 anni, residente in via Risorgimento. La donna, uscita di casa poco prima delle 9 per delle commissioni, mentre stava attraversando la strada è stata centrata, in via Pistorio, l’arteria che collega San Papino con Piazza Roma, per cause ancora da accertare, da una Hyundai Accent guidata da un uomo di 73 anni, che proveniva dalla rotatoria di San Papino e si dirigeva verso piazza Roma. Nell’impatto è finita pesantemente sull’asfalto battendo a quanto pare con la testa contro lo spigolo del marciapiede. Immediatamente si è compreso che le sue condizioni erano serie, anche se l’anziana appariva cosciente.
Nel giro di pochi minuti l’arrivo dell’ambulanza del 118 e il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo. E qui si sarebbe aperta la polemica alla quale facevamo riferimento all’inizio. La signora infatti sarebbe giunta al “Fogliani” in codice rosso. Il tempo di avviare i primi accertamenti che avrebbero confermato la presenza di un vasto ematoma alla testa. Situazione che imponeva di intervenire chirurgicamente, anche se la gravità delle condizioni della donna obbligava alla cautela. Da qui la decisione dei medici del pronto soccorso di trasferirla in elisoccorso a Catania o a Palermo. È stato chiesto l’intervento del velivolo e contestualmente si è proceduto a preparare la documentazione per il trasferimento. In attesa dell’arrivo del mezzo però Maria Salmeri avrebbe subito un primo arresto cardiaco. Così all’arrivo del velivolo e dell’equipe il trasferimento sarebbe stato bloccato in quanto – è stato sostenuto, ma ovviamente la questione dovrà essere approfondita – le condizioni delle donne erano considerate gravissime e con parametri inidonei al trasporto in elisoccorso. Elicottero quindi che riparte senza paziente e la donna che rimane al pronto soccorso, intubata e in condizioni disperate. Nel pomeriggio poco dopo le 15 il decesso tra la disperazione e la rabbia dei familiari che intanto avevano raggiunto il presidio mamertino. Su disposizione dell’autorità giudiziaria la salma è stata posta sotto sequestro e dunque ciò sta a significare che l’intento è di fare chiarezza sulle procedure che hanno caratterizzato le fasi successive all’arrivo al “Fogliani” della vittima. Fatto doveroso questo anche per capire – come sottolineato anche dai congiunti – se tutto quello che si poteva fare è stato fatto.
Nel frattempo altri accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente sono stati compiuti dagli agenti della Polizia locale. La strada interessata dallo scontro è stata chiusa e il traffico, abbastanza intenso, deviato su altre arterie cittadine. Nel pomeriggio su disposizione del magistrato si è proceduto al sequestro della vettura. E già oggi, quale atto dovuto, l’automobilista sarà iscritto, quale atto dovuto, nel registro degli indagati.
La tragica fine della signora Salmeri ha provocato profondo sconcerto tra gli abitanti di via Risorgimento e San Papino. La donna era molto conosciuta nella zona per la sua bontà e disponibilità ed era considerata il “ pilastro” della sua famiglia. Il marito Francesco Cambria è noto per essere stato per decenni istruttore di tennis al locale Circolo del tennis e della vela. Una famiglia che viveva la propria vita all’insegna della normalità. Una normalità che è stata spezzata da un destino assurdo.

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