Nell’ambito di un servizio predisposto dal Comandante del Corpo di Polizia Municipale Stefano Blasco, in sinergia con il Commissario vicario Giovanni Giardina, la sezione di Polizia Commerciale, coordinata dall’ispettore capo Giuseppe Cifalà e supportata dalla squadra ambientale dell’ispettore Cosimo Peditto, ha espletato nella serata di ieri, controlli mirati in attività di ristorazione e di vendita di alimenti accertando occupazioni illecite di suolo pubblico nella zona della movida cittadina per i quali oltre alla sanzione amministrativa si procederà alla sospensione dell’attività fino ad avvenuta regolarizzazione o rimozione di quanto abusivamente installato.
Ma ancor più grave è quanto accertato dai poliziotti dell’Annona all’interno di un mini market con annesso laboratorio di macelleria nella frazione di Pace. Il controllo scattato nelle prime ore serali ha permesso di accertare che all’interno del locale venivano tenuti oltre 300 chili di carne di diversa specie in cattivo stato di conservazione, in locali fatiscenti e in celle frigo gravemente carenti sotto l’aspetto igienico sanitario. Sconcertante quanto appurato dagli uomini della Commerciale: il laboratorio adibito alla lavorazione delle carni risultava gravemente carente sotto il profilo igienico sanitario con tracce di sudiciume sul pavimento, sulle stoviglie e sulle attrezzature, nonché all’interno degli scaffali dove venivano conservati i prodotti alimentari della lavorazione con tracce verosimilmente riconducibili a insetti morti o comunque tracce organiche non bene definibili. I luoghi risultavano totalmente inidonei per la prosecuzione dell’attività e inadeguati a garantire un’igienica e tollerabile sicurezza nella preparazione dei lavorati di carne, con mosche un po' ovunque ed escrementi di insetti. Nell’area di vendita si accettava la presenza di una grossa cella frigo industriale dove erano stati depositati circa 300 chili di tranci di carne e una mezzana di maiale, in confezioni e involucri lacerati o aperti con pezzi di carne privi di qualsiasi salvaguardia attaccati alle pareti già malsane della cella o al ghiaccio ivi formatosi. Tutti i pezzi di carne chiaramente inidonei al consumo umano erano altresì privi di qualsiasi elemento che ne potesse ricostruire la tipologia, la provenienza, la data di produzione, conservazione e scadenza.
Analoga situazione sotto l’aspetto igienico è stata riscontrata dagli agenti all’interno della cella frigo annessa al laboratorio con quarti di carne privi di qualsiasi indicazione sulla corretta macellazione, nonché porzioni di queste posti in promiscuità con scarti alimentari e adagiati quasi su un pavimento sporco. In ragione di quanto accertato gli uomini dell’Annona, al fine di evitare che l’illecito potesse essere portato ad ulteriore compimento e al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica, hanno proceduto al sequestro giudiziario del laboratorio, delle celle frigo e dei circa 300 chili di carne inidonea al consumo umano, mentre l’esercente è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’articolo 5 della legge 283/62.
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