La Gestam ha iniziato ieri le operazioni di bonifica delle tre stanze interessate dall’incendio di lunedì scorso e di sanificazione dell’intera ala del secondo piano di palazzo dell’Aquila che, pur non interessata dalla violenta combustione, registra la presenza di fuliggine. Gli operai hanno proceduto, così come concordato con la Soprintendenza che sta seguendo, con la presenza di un restauratore queste fasi, alla rimozione delle tele che erano presenti nella stanza del sindaco Midili, posizionandole in altri locali sempre all’interno del palazzo municipale per consentire i lavori di recupero attraverso la rimozione del “nero” che si è attaccato alla pittura. Non dovrebbero esserci problemi come sottolineato anche dal sindaco Midili. «I primi rilievi hanno dato buonissime notizie – ha detto il primo cittadino –. Da un primo intervento sembra che solo una pala potrebbe presentare qualche piccola criticità risolvibile comunque. Bene così. Da oggi (ieri ndr) è partita la bonifica delle stanze. Speriamo presto in un ritorno alla normalità dopo l’amara giornata di lunedì». Gli altri quadri, presenti nella segreteria generale e nella segreteria particolare sono stati lasciati al loro posto. Nelle tre stanze invece la squadra di intervento della Gestam ha proceduto ieri a rimuovere tutto ciò che è stato distrutto dalla forte combustione (ricordiamo che non ci sono state fiamme grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco).
Null’altro si è appreso sulle cause di quello che può considerarsi un vero e proprio disastro che poteva avere dimensioni ancora maggiori. Tante le ipotesi (dalla multipresa al pc) e anche quella che potrebbe apparire più concreta riguarda il climatizzatore visto che – sembrerebbe – il corto circuito, sarebbe scaturito pochi minuti dopo la sua accensione, mentre il computer era ancora spento in quanto lunedì mattina il sindaco non aveva ancora iniziato a lavorare nella sua stanza perché impegnato in un convegno al Castello.
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