Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Piano del traffico a Messina, sarà svolta epocale

Il nuovo strumento di programmazione, dopo aver avuto la Vas dalla Regione, è stato presentato ieri in Consiglio comunale. Cambieranno radicalmente priorità e abitudini: al primo posto il “Pgtu” mette la mobilità pedonale. L’obiettivo è innalzare i livelli di vivibilità e rendere sempre più efficace il trasporto pubblico locale

«Si apre una nuova stagione, con uno strumento di programmazione che è il frutto di una visione strategica complessiva. La città riprende in mano i propri spazi». La breve premessa è del sindaco Federico Basile che ha definito «importante questa giornata», la presentazione in Consiglio comunale di quel Piano generale del traffico urbano destinato a rappresentare una svolta storico-culturale dall'impatto non indifferente sulle inveterate abitudini dei messinesi.
E la rilevanza di questo strumento è stata sottolineata con forza dall'assessore Salvatore Mondello che, insieme con i tecnici del Comune, lavora da anni a questo obiettivo fondamentale: «Sì, ci abbiamo lavorato tanto – afferma davanti ai consiglieri comunali –, abbiamo aspettato quasi tre anni per avere la Valutazione ambientale strategica dalla Regione, ma tant'è. Oggi lo strumento è pronto, figlio di un percorso di condivisione andato avanti dal 2018, e ci consentirà di definire alcune questioni aperte, evitando quei balletti ormai triti e ritriti, la disfida tra guelfi e ghibellini sul sì o sul no all'isola pedonale di via dei Mille o di Torre Faro. Tutto questo non avrà più senso nel momento in cui il Comune si dota della programmazione complessiva strategica. Il Piano generale del traffico si intreccia con il Piano parcheggi e con il Piano della mobilità sostenibile, il Pums, che ha un arco temporale decennale e che, al momento, è fermo alla Regione sempre per la Valutazione ambientale strategica. La stessa società che ha redatto il Pgtu ha stilato anche il Pums e questo ci ha aiutato molto per rendere coerenti tra loro i due strumenti. Il Piano – ripete Mondello – è frutto di una partecipazione democratica durata per anni, ci sono stati momenti di confronto, sono state coinvolte tutte le forze sociali cittadine. Vorrei che fosse chiaro a tutti che quello che andremo a votare sarà uno strumento che ci aiuterà a disciplinare alcune questioni tecniche ma soprattutto disegnerà una città diversa da quella che vediamo oggi».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia