Non finiscono mai i problemi sul viadotto Ritiro. Dal 2016 è un susseguirsi di date del fine lavori. Un rincorrersi di appuntamenti, spostati sempre più in là all’approssimarsi della tanto attesa conclusione del cantiere. E anche stavolta è stato così. Mentre già si contavano i giorni che ci separavano dall’apertura anche della seconda carreggiata di quel tratto di tangenziale “azzoppato” dal 2012, ecco che arriva un’altra proroga. Perché di certo questo cantiere non è nato sotto una buona stella. Nella storia, adesso piuttosto robusta, di questo appalto ne sono successi di inconvenienti e adesso l’ultimo è legato all’aumento dei costi e all’approvvigionamento delle materie prime. Prima erano stati il Covid, una diatriba sulla proprietà degli svincoli con il Comune, un rallentamento sui saldi e purtroppo anche la morte di un operaio a rendere il quadro complesso e anche tragico. Adesso c’è una nuova data per la fine delle opere: febbraio del 2023. È questa l’indicazione che arriva dalla Toto Costruzioni, l’azienda teatina che si sta occupando della ricostruzione pressoché integrale dei 925 metri di autostrada che passano sopra il villaggio di Ritiro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Messina