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Messina, il Ritiro... che non finisce mai, altro rinvio

Nuovo slittamento della data di conclusione dei lavori in tangenziale per la ricostruzione del viadotto sul Giostra. L’opera sarà consegnata a febbraio, quattro mesi dopo l’ultima scadenza comunicata

Non finiscono mai i problemi sul viadotto Ritiro. Dal 2016 è un susseguirsi di date del fine lavori. Un rincorrersi di appuntamenti, spostati sempre più in là all’approssimarsi della tanto attesa conclusione del cantiere.
E anche stavolta è stato così. Mentre già si contavano i giorni che ci separavano dall’apertura anche della seconda carreggiata di quel tratto di tangenziale “azzoppato” dal 2012, ecco che arriva un’altra proroga. Perché di certo questo cantiere non è nato sotto una buona stella. Nella storia, adesso piuttosto robusta, di questo appalto ne sono successi di inconvenienti e adesso l’ultimo è legato all’aumento dei costi e all’approvvigionamento delle materie prime. Prima erano stati il Covid, una diatriba sulla proprietà degli svincoli con il Comune, un rallentamento sui saldi e purtroppo anche la morte di un operaio a rendere il quadro complesso e anche tragico.
Adesso c’è una nuova data per la fine delle opere: febbraio del 2023. È questa l’indicazione che arriva dalla Toto Costruzioni, l’azienda teatina che si sta occupando della ricostruzione pressoché integrale dei 925 metri di autostrada che passano sopra il villaggio di Ritiro.

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