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Messina, la Provinciale 38 di Mili San Pietro è in condizioni molto critiche

Sarebbero necessari interventi urgenti di messa in sicurezza. La richiesta arriva dal consigliere del 1° Quartiere, Mario Crottogini

Una strada a dir poco in precarie condizioni e ridotta ai minimi termini. Così si presenta la strada provinciale 38 di Mili San Pietro, per la quale sarebbero necessari interventi urgenti di messa in sicurezza.
La segnalazione e la richiesta di aiuto sono arrivati dal consigliere della Prima Circoscrizione, Mario Crottogini, che, in un “tour” del villaggio della zona sud di Messina, ha messo in evidenza la situazione di degrado in cui versa gran parte del territorio.
In alcuni tratti della strada provinciale, di competenza della Città Metropolitana, ormai non esiste più l’asfalto e i ferri sono ben visibili, rappresentando un serio pericolo per i tanti cittadini, residenti e non solo, che utilizzano l’arteria.

Un passaggio importante per il villaggio di Mili San Pietro, perché rappresenta l’unica via che porta al Santuario di San Sostene Martire, meta di fedeli e pellegrini.
Lo stato attuale della Sp 38 è l’evidente testimonianza del passare del tempo, di molti anni, e di una manutenzione completamente assente: «Comprendo le esigenze di tutto il territorio di Messina, ma anche qui c’è la necessità di intervenire. Andrebbe eseguita una manutenzione costante. Vedere fuoriuscire il ferro dalla strada vuol dire che non ci sono stati interventi, né che viene garantita l’incolumità pubblica», ha commentato Crottogini: «Basterebbe poco per ripristinare almeno la strada e dare maggiore sicurezza, invece sono villaggi abbandonati».
Un problema ancora più grave in vista dei sentiti e attesi festeggiamenti per San Sostene, compatrono di Mili San Pietro, in programma domenica 4 settembre e che richiamerà numerosi fedeli, che già quotidianamente si recano in chiesa per le novene.
Le segnalazioni del consigliere della Prima Circoscrizione non sono mancate, ma ancora nulla è stato fatto. A completare il quadro di degrado, vegetazione incolta e anche la fuoriuscita di liquami fognari che si riversano nel torrente di Mili San Pietro, con inevitabili cattivi odori: «È un villaggio favoloso come tanti altri, un borgo antico da valorizzare. Ci vorrebbero servizi efficienti e, invece, così – ha concluso Crottogini – si favorisce solo lo spopolamento».

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