Sui cantieri della sanità a Messina entro ottobre, vedasi promessa ufficiale del commissario regionale Tuccio D’Urso, si dovrebbero avere grandi novità rispetto al quadro desolante di alcuni mesi addietro. Quando cioè i fondi della struttura commissariale nazionale per il Covid-19 non arrivavano in Sicilia e l’impresa impegnata nei nostri cantieri al Policlinico e al Papardo era praticamente a “secco”, con un mancato pagamento dei Sal, gli stati di avanzamento lavori, che creava non pochi problemi, oppure le forniture erano paralizzate per la guerra in Ucraina. Nei giorni scorsi però, quando i fondi sono stati finalmente accreditati, si tratta di due milioni e 300mila euro, sembra che ci sia stata una forte sterzata verso l’operatività sia al cantiere del Policlinico che a quello del Papardo.
Lunedì scorso abbiamo visitato il plesso del padiglione E del Policlinico dove l’intera città attende da quasi due anni, dal dicembre del 2020, che si realizzi un pronto soccorso generale degno di questo nome in un ospedale che è fondamentale centro aggregativo per l’intero Sud d’Italia. Prescindendo da pseudo colpe, fondi in arrivo e non arrivati, non sono certo questi i tempi tecnici di una sanità a misura di paziente. Quasi due anni di attesa sono scandalosamente troppi.
Ma adesso pare sia partito un reale conto alla rovescia. Ieri abbiamo dato un’occhiata anche ai cantieri dell’ospedale che serve la zona nord: «Anche per il Papardo - afferma il soggetto attuatore per la Regione Siciliana, l’ing. Tuccio D’Urso -, dove seguiamo due interventi, sedici posti di terapia intensiva e la riqualificazione del pronto soccorso, siamo impegnati a concludere i lavori entro il 31 di ottobre. Stiamo ragionando con la azienda rispetto alla fornitura di una nuova taca e di uno nuovo impianto radiologico». Anche al Papardo quindi entro ottobre, D’Urso dixit, sarà tutto pronto. «Per il reparto di Terapia intensiva con 16 posti letto - ci ha spiegato il direttore dei lavori, l’ing. Nicola Impollonia della “Planir s.r.l.” -, di cui 3 isolati, al terzo piano del corpo A1, l’ultimazione dei lavori è prevista entro fine ottobre. Attualmente si sta procedendo alla posa in opera dei rivestimenti perimetrali e dei pavimenti. Le componenti impiantistiche e medicali principali sono già ultimate».
La città intanto aspetta che due ospedali vengano implementati nella risposta che possono fornire ai pazienti. Aspetta ormai da troppo tempo.
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