Si è rinnovato l’atto di affidamento a S. Eustochia Smeralda Calafato, nel giorno della memoria del suo corpo incorrotto. E’ stato il primo cittadino Federico Basile a rendere omaggio alla Santa alla presenza del Gonfalone della citta di Messina, della Prefetta Cosima Di Stani e delle altre autorità civili e militari, di una rappresentanza delle arciconfraternite, degli ordini equestri, degli Scout e dei fedeli, nel corso della solenne celebrazione presieduta nella chiesa di S. Francesco all’Immacolata dal ministro provinciale dell’ordine dei Frati minori fra Luigi Saladdino.
“Tu che sei stata sempre vigile e attenta protettrice della tua e nostra città, materna soccorritrice dei tuoi concittadini, continua a preservarci da ogni pericolo, ad esserci guida nei nostri progetti, aiuto sicuro nella soluzione dei tanti e complessi problemi che ci impegnano ogni giorno nel servizio della nostra città".
L’atto di affidamento è legato al decreto del 2 luglio 1777, con il quale Senato messinese sottoscriveva l’impegno “in perpetuo” a offrire un cero votivo di 38 libbre per rendere grazie alla clarissa, affidando alla sua fraterna intercessione la chiesa messinese e la città tutta.
Al termine della messa, concelebrata fra gli altri dal cappellano di Montevegine mons. Pietro Aliquò - che ha portato il saluto della badessa della comunità religiosa di Montevergine suor Maria Agnese Pavone - e del vicario della chiesa dell’Immacolata padre Nestor, le autorità presenti hanno sottoscritto il decreto del quale il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Nello Pergolizzi ha dato lettura. La celebrazione è stata animata dalla corale “Eugenio Arena” diretta e accompagnata da Giulio Arena e Daniela Dimoli.
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