Aiuti concreti o foto da servire ai giornali? La diatriba, inevitabilmente, si è accesa sui "social". E non solo. E tiene ancora banco. Ma Ambra Angiolini, da sabato mattina a Stromboli, si è armata davvero di pala. Come ha confermato Alessandra Arati, tra le più colpite dall'alluvione della scorsa settimana, originaria di Lodi, che ha casa a Stromboli. Precisamente, a Piscità. E Alessandra, sabato pomeriggio, ha ricevuto la visita di Ambra Angiolini: "Frequento l'isola da cinquant'anni - racconta - Ho perso tutto, anche il cellulare e il pc. Per salvarmi mi sono dovuta distendere sulla credenza". E sull'arrivo di Ambra Angiolini e della "troupe" della fiction a casa sua: "All'inizio ero anche io arrabbiata - ha detto Alessandra alla Gazzetta del Sud - ma poi li ho visti sinceramente dispiaciuti. Sabato pomeriggio mi sono venuti a trovare. E alla fine, posso dire di aver apprezzato il gesto solidale. In ogni caso, credo che bisogna snellire la burocrazia e mettere in sicurezza la montagna, affinché quello che è successo non accada mai più". Anche l'altro attore della fiction, Andrea Bosca, e l'ispettore di produzione della fiction, Luca Palmentieri, senza maglietta e con gli stivali, hanno preso in mano le pale a casa di Alessandra. E hanno messo le mani nel fango. Mentre Ambra è andata a trovare Chiara Indelicato, un'altra tra le più colpite di Piscità.
In tanti, oggi, si chiedono se si tornerà a girare a Stromboli. Magari, già da settembre. Anche se il sindaco di Lipari, e di 6 delle 7 Isole Eolie, tra cui, appunto, Stromboli, Riccardo Gullo, sostiene che non c'è stata nessuna richiesta. Almeno per ora.
E le prese di posizione, sull'isola, non mancano.
Stromboli, intanto, è in ginocchio. Oltre 5 ettari di macchia mediterranea andati distrutti. Del tutto. La notte tra il 25 e il 26 maggio scorso, infatti, durante le riprese di una fiction, "targata" Rai, sulla protezione civile, con Ambra Angiolini protagonista e con Andrea Bosca, un terribile incendio è divampato sull'isola. In fumo, ben oltre 5 ettari di macchia mediterranea. E la comunità di Stromboli, unita, ha combattuto e difeso dal fuoco l'isola e le case. Nonostante i tentativi di contenimento, però, l'incendio si è diffuso su tutta la montagna sopra l'abitato di Stromboli, arrivando a lambire le case e provocando gravissimi danni ambientali e patrimoniali. Indipendentemente dalle responsabilità dirette dell'incendio, la dinamica dell'accaduto ha messo in luce le rilevanti fragilità dell'intero ecosistema di Stromboli. E la settimana scorsa, l'isola ne ha risentito e ha pagato le conseguenze dell'incendio, con una violenta alluvione che ha colpito Stromboli e ha fatto franare parte di quell'ormai "famosa" montagna.
Proprio poche settimane fa, intanto, due battagliere associazioni isolane, "Attiva Stromboli" e "La scuola in mezzo al mare", avevano promosso , raggiungendo la ribalta nazionale, una raccolta-fondi. Con l'iniziativa "Coltiviamo un'idea". L'obiettivo? Mettere in sicurezza il patrimonio naturalistico e i suoi abitanti. Indipendentemente dalle responsabilità dirette dell’incendio, che, ricordiamo, saranno comunque chiarite dalla magistratura. E gli strombolani, come quella notte, in cui hanno domato le fiamme per salvare le loro case, hanno unito le forze e i desideri di tutti coloro che hanno a cuore l'isola e la sua natura, con un'ambiziosa campagna di crowdfunding. Dove sono stati raccolti, già, oltre 28.000 euro: "Loro hanno avuto coraggio e bisogna dire che non hanno acceso il fuoco - ha detto Paolo De Rosa, rappresentante di "Attiva Stromboli" e promotore del crowdfunding, riferendosi all'arrivo di Ambra Angiolini sull'isola - Spero che diventino testimoni del nostro grido di aiuto. E ci diano una mano con la ricostruzione dell'isola di Stromboli".
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