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Messina, quel tronco arrivato dal mare e trasformato in scultura a San Saba

Un tronco arrivato dal mare che, piano piano, con pazienza e maestria, si trasforma in un totem dal volto serio, che osserva la spiaggia. Sul litorale di S. Saba, ad arricchire la routine estiva di famiglie, giovani e bambini, fatta di giornate al sole, bagni, passeggiate e relax ci ha pensato Andrea Soffli, informatore scientifico di professione, scultore del legno per passione, che ha trasformato un legno grezzo in un totem dalle linee semplici ed eleganti. Giorno dopo giorno, sotto gli occhi attenti e curiosi di grandi ma soprattutto di tanti bambini, Andrea ha modellato, intarsiato e trasformato il legno giunto dal mare.
Un lavoro durato settimane, minuzioso e certosino, che si è arricchito di tanti significati. Non solo artistico ma anche sociale. Il totem, infatti, nelle intenzioni del suo realizzatore, vuole essere una sorta di guardiano della spiaggia, a fare da monito e a contrastare quanti con comportamenti incivili e non rispettosi, invece, non hanno cura degli spazi comuni e della natura.
Anche per questo, terminata la scultura, Andrea ha voluto dar vita al “Giardino dei sassi colorati”, dedicato ad un messinese che si è sempre distinto per il suo impegno verso il bene comune, Giuseppe Sanò, informatore scientifico, ex consigliere della sesta Circoscrizione, scomparso durante una immersione nel 2020 che nella sua vita ha portato avanti con passione, consapevolezza, entusiasmo e senso di responsabilità moltissime battaglie a difesa del territorio e del mare, con particolare attenzione per Capo Peloro e Torre Faro, i suoi luoghi del cuore. Per Andrea, 46 anni, quella per la scultura è una passione che nasce da lontano, «ho sempre fatto tutto in maniera spontanea e da autodidatta – ha raccontato – non ho frequentato scuole o corsi particolari ma mio papà si occupava di arredamenti, quindi con il legno ho avuto sempre una certa familiarità. Ricordo che da bambino guardavo ammirato il nonno di Heidi che intagliava animali, ma solo da adulto ho iniziato anche io, con un coltellino e dei pezzettini di legno, sperimentando e realizzando via via oggetti sempre più grandi. Amo vedere il legno che si trasforma e prende vita e durante il lavoro mi diverto. In spiaggia a S. Saba ho cercato di coinvolgere i bambini, che sono il futuro ma che oggi sempre di più sono affascinati dalla tecnologia e meno da altre attività – ha aggiunto – mi ha fatto piacere quindi che durante la lavorazione si sono avvicinati, osservando incuriositi».
Da qualche giorno il lavoro di Andrea è terminato e la scultura fa bella mostra di sé sulla spiaggia. Ma le cose belle ne creano di altre e infatti il “Giardino dei sassi colorati” sta diventando sempre più ampio grazie alle nuove pietre portate spontaneamente dai bambini.

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