È scattata la fase di controesodo dei vacanzieri che lasciano la Sicilia. Il collo di bottiglia di Messina è chiamato ad accogliere migliaia e migliaia di auto che si devono imbarcare direzione villa San Giovanni. Intorno alle 9.30, la fila agli imbarcaderi privati aveva superato il limite del viale della Libertà e attorno alle 10.30 la coda arrivava già sino all’incrocio con il viale Boccetta. Durante la mattinata, poi, le code hanno invaso anche una corsia di via Garibaldi per allentare la morsa sul Boccetta. Le auto svoltano davanti a Palazzo Zanca e tornano indietro verso gli imbarcaderi. La polizia municipale intanto è nel pieno della fase di gestione del traffico, in campo le diverse soluzioni che sono state pianificate nei giorni scorsi in un apposito tavolo della prefettura. Questa sarà la settimana più calda per il controesodo, anche se il prossimo fine settimana potrebbe essere altrettanto importante. L’anomalia del giorno: oggi è mercoledì e quindi non il tradizionale weekend di spostamento dei vacanzieri, è che la fila è corposa anche a Villa San Giovanni. Dunque esodo e controesodo evidentemente non hanno più periodi ben distinti come accadeva fino a qualche anno fa. Al momento l'attesa è di un’ora di attesa per imbarcarsi. Il consiglio della Municipale per gli automobilisti messinesi è di evitare di utilizzare il viale della Libertà ma anche la via Vittorio Emanuele, cioè la cortina del porto in direzione sud-nord perché intasate dalle auto dirette agli imbarcaderi. Ad aumentare i tempi di attesa anche il guasto che ha temporaneamente bloccato la nave Elio di Caronte&Tourist, una delle più capienti della flotta che viaggia nello Stretto.
A Messina fermo anche il tram