Le Eolie si mettono alle spalle un Ferragosto sold out, anche se solo per due giorni. Già da oggi, infatti, si sono liberati alcuni posti in diverse strutture ricettive. Ottimi numeri in mare, dove imbarcazioni, di ogni stazza, hanno trascorso la festività di mezzo agosto nei siti più noti, in particolare a Quattrocchi e a Porticello (Lipari) e nella baia di Pollara (Salina), così come in altri, meno frequentati ma di eguale bellezza. L’unico fatto di cronaca di rilievo si è verificato a Panarea dove, un sedicenne piemontese, è stato ritrovato a terra in una stradella, nella notte di ferragosto. Il giovane, soccorso a bordo di una motoape, per poi essere trasferito con l’elisoccorso al Policlinico di Messina, non ricorda cosa gli è accaduto: i carabinieri stanno indagando per fare piena luce sull’accaduto. A Lipari a tenere banco è stata l’invasione di giovanissimi, molti dei quali minorenni che si sono “contraddistinti”, come evidenziato dai residenti, per tutta serie di comportamenti che nulla hanno a che fare con il turismo e, anche e principalmente, con la buona educazione. Comportamenti ai quali i carabinieri, intervenuti in ogni dove, hanno cercato di porre rimedio, non solo con azioni repressive. A fare il punto interviene Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole Eolie. “Registriamo – afferma – un agosto e un ferragosto in linea con gli anni pre-pandemia. Se questo, da una parte, ha risparmiato le isole dall’eccessivo sovraffollamento agostano, riscontrato nel biennio precedente, dall’altra non mancano le lamentele tra gli operatori del settore, ormai abituati a numeri drogati dagli effetti pandemici, gonfiati, soprattutto, dagli italiani costretti all’interno dei confini nazionali. Per cui – continua Del Bono - i numeri rispecchiano le previsioni. Ci si augura di poter registrare qualche percentuale di incremento rispetto al 2019 che è comunque l’anno sul quale fare raffronti. Alla sostanziale parità di flussi si contrappongono, però, i costi per l’energia elettrica e delle materie prime che rischiano di vanificare gli sforzi e i guadagni di una stagione turistica, ormai rientrata nella norma”. Non conosce sosta, invece, il turismo “mordi e fuggi” che arriva dalla costa calabra e sicula con le cosiddette imbarcazioni da mini – crociere. In questi giorni, stante la chiusura degli accessi a Stromboli, si è “invasa” la piccola Panarea, dove, ad esempio, a Ferragosto, sono sbarcate, in contemporanea oltre 2.000 persone, mandando in tilt un’isola dove non ci sono strade ma viuzze, niente marciapiedi, ne bagni pubblici. “Panarea – sostiene l’operatore turistico Placido Sulfaro – non può sopportare questo carico. È troppo per il suo delicato ecosistema e per il suo equilibrio ed è anche troppo per l'immagine che siamo riusciti, faticosamente, a costruire questi anni. Vanno, immediatamente, applicati dei correttivi o fare delle apposite ordinanze che limitino gli sbarchi”.