Con la celebrazione di domani sera a mezzanotte, presieduta dall’arciprete di Taormina mons. Carmelo Lupò, entrano nel vivo i festeggiamenti per la Madonna di Dinnammare. Al termine della messa, i devoti intraprenderanno il tradizionale pellegrinaggio notturno verso il santuario di Dinnammare, portando a spalla il quadro raffigurante la Vergine col Bambino benedicente sostenuta da due delfini, realizzata dall’artista messinese Michele Panebianco. Qui giovedì mattina alle 7,30 la solenne celebrazione sarà presieduta da don Angelo Isaja, parroco di Nizza di Sicilia; le altre messe del mattino saranno alle 9, 10.30 e 12, mentre nel pomeriggio alle 16, 17, 18, 19, 20.30, 23. Venerdì 5 agosto, dopo la messa delle 6, il quadro farà rientro a Larderia accompagnato in processione dai pellegrini. Prevista la celebrazione delle messe alla chiesa San Giovanni (ore 8 e 11,30), San Biagio (ore 10); alle 18, dopo la benedizione dei portatori, il simulacro della Madonna di Dinnammare attraverserà le vie del paese. Tra gli eventi artistico culturali organizzati dalla parrocchia nell’ambito dei festeggiamenti, il coro giovanile “Note Colorate” è stato protagonista del concerto “Cantando a Maria”. I giovani, accompagnati al pianoforte dai maestri don Giovanni Lombardo e dal giovane Francesco Allegra - enfant prodige messinese che ieri sera si è esibito al Teatro Antico di Taormina con l’Orchestra Filarmonica della Calabria e il Coro lirico Siciliano per il Tributo a Ennio Morricone - hanno regalato ai presenti una straordinaria performance canora, proponendo alcuni tra i brani più belli del loro repertorio, spaziando dalla musica liturgica ai brani della tradizione siciliana, da alcuni classici della musica leggera alle più belle colonne sonore del cinema di tutti i tempi. Particolarmente suggestivo il tributo mariano, con le Ave Maria di Caccini e Miserachs e l’inno finale alla Madonna di Dinnammare “Rosa dei nostri monti” composto da S. Annibale Maria di Francia, eseguito assieme ai bambini della comunità. Al concerto, introdotto dal parroco mons. Nino Caminiti, sono intervenuti l’assessora alle politiche giovanili del Comune di Messina Liana Cannata assieme al vicepresidente della III Circoscrizione Giuseppe Coglitore e alla consigliera della I Nunzia Cammaroto. Secondo la tradizione, alcuni pescatori trovarono nella spiaggia di Mare Grosso a sud di Messina un’icona raffigurante la Vergine col Bambino trascinata a riva sul dorso di due delfini; il sacro dipinto fu trasportato nell’antico tempietto sul monte di Dinnammare (il cui toponimo deriverebbe da “Bimaris”, termine riferito ai due mari Tirreno e Jonio visibili dal crinale). Nel 1690 il re Carlo II di Spagna concesse Larderia in feudo al principe Luigi Moncada, che riportò lì il culto mariano. L’icona, che fa parte del ciclo delle Madonne con Bambino realizzate dall’artista messinese fra i massimi esponenti della pittura siciliana dell’800, è collocata nella navata sinistra della chiesa di S. Giovanni Battista, incastonata in una cornice realizzata nel 1863 da Domenico Buceti; il fercolo con il quale viene portata in processione fu costruito nel 1892.