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Messina, è morto l'arch. Pasquale La Spina. Il ricordo di Falzea: "Progettista raffinato"

Aveva 78 anni. Uno dei più noti e affermati professionisti e docente universitario. Ha insegnato anche a Catania e Reggio Calabria

È morto, a 75 anni, l'architetto Pasquale La Spina, uno dei più noti e affermati professionisti, docente universitario e progettista di numerose opere pubbliche e di interventi di edilizia privata.

A ricordarlo è il presidente dell'ordine architetti Pino Falzea.
Pasquale La Spina, classe 1947, è stato prima iscritto all'Ordine degli architetti della provincia di Palermo nel 1970, poi nel 1973 all'ordine professionale di Messina con il n. 44.
Nel 1974 vince il concorso per Assistente Ordinario in Tecnica Urbanistica e si trasferisce, nel marzo dello stesso anno, presso l'Istituto di Disegno del Biennio di Ingegneria dell'Università di Messina, dove svolge attività didattica e di ricerca, collaborando con tanti docenti sia in Sicilia che in Calabria. Nel 1979 prosegue la collaborazione con i docenti dei corsi di Disegno, approfondendo i temi del rilievo architettonico e della rappresentazione. Nel 1980 inizia, in collaborazione con il prof. G. Arena, una ricerca sui centri storici minori della Provincia di Messina, rielaborando il cospicuo numero di rilievi prodotti dagli studenti negli anni di corso. Nel 1982 prosegue l'attività didattica nei corsi di Disegno del Biennio di Ingegneria e nel 1983 viene eletto segretario del Consiglio di Corso di Laurea e segretario del Consiglio di Istituto. Inizia poi supplenze presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria e la facoltà di Ingegneria di Catania. Dal 2010 al 2014 è Professore a contratto presso la facoltà di Ingegneria di Messina.

Autore di svariate pubblicazioni, dal 1970, oltre all’attività universitaria e di ricerca sopra descritta, ha svolto un’intensa attività di architetto libero professionista, caratterizzando la propria esperienza professionale nel settore della progettazione architettonica e urbanistica, attraverso la ideazione di progetti ad ampio respiro sia nel campo dei lavori pubblici che nei rapporti con la committenza privata.
Ricordiamo i Piani Regolatori dei Comuni di Librizzi, Piraino, Caronia, Scaletta Zanclea, Campo Calabro, Montagna Reale, Scaletta Zanclea.
Poi tanti interventi di architettura, tra i quali ricordiamo il restauro della Basilica Cattedrale di Messina e degli Edifici Annessi da destinarsi a Canonica e Museo dell’Opera, il consolidamento e restauro dei prospetti del Palazzo del Governo di Messina, il riuso e restauro dell’edificio destinato a Conservatorio Musicale (ex Corelli) di Messina, da destinarsi a Museo Diocesano, il recupero dell’ex pastificio Sepi da adibire a sede dell’Inaf - osservatorio astronomico di Palermo poi nel settore privato il Progetto di Restauro conservativo della villa “Mon Repos” a Taormina e in ultimo il restauro e la ristrutturazione del compendio alberghiero San Domenico – Taormina, compreso il restauro dei Chiostri, della Chiesa e del Campanile, opera questa che non ha potuto vedere ultimata. Poi tanti concorsi di progettazione, consulenze e altro ancora.

Uomo di grande cultura, grande mano nel disegno, progettista raffinato, sempre accanto all’Ordine professionale degli Architetti PPC di Messina prima come Consigliere Segretario, poi come giuda esterna e punto di riferimento per la risoluzione delle varie problematiche provinciali e regionali. Mancherà, e tanto, alla comunità degli Architetti Siciliani.

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