Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Furti, estorsioni e "cavalli di ritorno" a Messina: sgominata banda nel rione di Giostra NOMI | FOTO | VIDEO

 
 
 
 
 
 
 
 

Furti, ricettazione, riciclaggio ed estorsione. Nel mirino della Guardia di Finanza sono finite 12 persone, nei confronti delle quali sono state emesse altrettante misure cautelati. In particolare, la complessa attività investigativa svolta, iniziata ad agosto del 2021 e condotta dagli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, ha consentito di individuare un agguerrito gruppo criminale, operante nel noto rione “Giostra” del capoluogo peloritano, dedito alla commissione, strutturata, di numerosissimi reati predatori. L’analisi delle risultanze investigative, unita alla minuziosa ricostruzione delle articolate dinamiche comunicative poste in essere dai soggetti indagati - caratterizzate da elevata cripticità e linguaggio convenzionale, ricorso a sms, chat, comunicazioni triangolari e spesso mediate - ha permesso la completa identificazione di tutti i membri del sodalizio criminale che, in modo continuativo e metodico, sono risultati dediti alla commissione di: furti e connessi episodi di riciclaggio e ricettazione di autovetture e ciclomotori, ovvero di pezzi meccanici e di carrozzeria riferibili a mezzi rubati; deplorevoli pratiche estorsive nei confronti delle numerose vittime, proponendo loro di pagare somme di denaro con l’implicita minaccia, ove non avessero aderito, di perdere definitivamente il mezzo rubato: il classico “riscatto”, più noto come “cavallo di ritorno”. Nel merito, l’attività svolta ha documentato un consolidato modus operandi, consistente: nell’esecuzione notturna dei furti; nel reperimento di parti meccaniche e di carrozzeria, di provenienza illecita, rivenduti sul web ovvero, su richiesta, a titolari di officine compiacenti; nella proposta di riscatto al proprietario del mezzo rubato, attraverso il meccanismo del nominato “cavallo di ritorno”; nella successiva equa divisione dei profitti dell’attività illecita. Singolare, poi, è risultata la circostanza come il gruppo oggi represso godesse di un “consolidato riconoscimento” nel contesto territoriale messinese: allorquando un mezzo veniva rubato in una determinata zona, le persone offese o eventuali intermediari risultavano consapevoli di doversi loro rivolgere per il relativo tentativo di recupero. Parimenti, le indagini hanno altresì documentato consolidati rapporti con paritetici ambienti criminali catanesi, talché anche eventuali furti compiuti “in trasferta” ben potevano essere recuperati anche in quella provincia. La spregiudicatezza e la pericolosità dei componenti dell’organizzazione si è poi manifestata, nel corso delle indagini, allorquando, a fronte di un inseguimento da parte delle Forze di Polizia, un indagato, oggi ristretto in carcere, si è dato ad una precipitosa fuga nel centro cittadino, che ha anche provocato un incidente che ha coinvolto un mezzo delle Forze dell’Ordine, per poi fuggire e lanciarsi nel vuoto di una scarpata stradale della periferia. In sintesi, l’odierna operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Procura della Repubblica e del Tribunale di Messina, nonché delle Fiamme Gialle Peloritane a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, soprattutto rispetto ad odiosi reati predatori che fortemente incidono sulla qualità della vita e sulla sicurezza percepita.

I NOMI

La misura della custodia in carcere è stata disposta per: Alessio Nostro, Messina 25.2.1990 Alfonso Gabriele Fratacci, Messina 14.12.1981 Gaetano Batessa, Messina 18.9.1988 Pietro Micali, Messina 26.5.1988 Ai domiciliari Francesco Bucalo, Messina 20.3.1992 Nunzio Buscemi, Messina 10.8.1981 Obbligo di firma Massimiliano Santapaola, Messina 9.1.1972 Giuseppe Astuto, Messina 4.8.1992 Giovanni Cantarella, Acireale 6.5.1985 Marcello Nunnari, Messina 20.11.1987 Pippo Molonia, Messina 24.9.1995 Natale Schifilliti, Messina 18.6.1994

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