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La metamorfosi di Roccavaldina all’insegna della riqualificazione urbana

Si è tenuta sabato 16 Luglio in piazza del Popolo a Roccavaldina la presentazione del programma di riqualificazione urbana e sviluppo umano sostenibile promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina, dalla Cooperativa Sociale EcosMed e dal Distretto Sociale Evoluto in collaborazione con il Comune di Roccavaldina.

«L’insieme delle attività sviluppate rappresenta una policy di sviluppo umano sostenibile insieme complessa e organica, capace di contrastare le diseguaglianze e i processi di mutamento climatico e di rigenerare il territorio e renderlo nel tempo attrattivo di persone, di saperi e di relazioni», ha detto Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina.

«Questa sera ci ritroviamo in piazza per la presentazione di questi progetti – ha aggiunto Salvatore Visalli, Sindaco di Roccavaldina - perché è un’occasione speciale, un’occasione che la mia amministrazione non poteva perdere. Grazie alla collaborazione con il gruppo messinese potremo costruire azioni che tengono insieme il recupero delle nostre tradizioni con una forte componente di innovazione sociale e tecnologica. Ho il fondato ottimismo di pensare che grazie a queste azioni Roccavaldina potrà tornare ai suoi antichi splendori”.

 

Nuove bioplastiche ad alta sostenibilità

Il programma si articola in più elementi. Accanto alla riqualificazione del borgo storico, sorgerà nell’ex area artigianale alla periferia del paese un polo di ricerca-formazione e di produzione di nuove bioplastiche create a partire dalla trasformazione di materiali di scarto delle industrie agroalimentari. Le bioplastiche verranno realizzate, tra l’altro, dalla lavorazione delle trebbie di scarto del Birrificio Messina, workers buy-out di successo promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina.

L’impianto produttivo sarà sviluppato dalla Cooperativa Sociale EcosMed, col supporto della Fondazione di Comunità di Messina e con il cofinanziamento di Iniziative per il Sociale di Intesa Sanpaolo e di Fondazione con il Sud nell’ambito di logiche innovative pre- e re-distributive. Saranno infatti privilegiati inserimenti lavorativi di soggetti fragili e persone del territorio, e tutti gli utili dell’iniziativa saranno ridestinati a finanziare le azioni di ricerca e a sostenere programmi di contrasto della povertà educativa in loco. «Queste nuove pratiche economiche guardano ai mercati non come esclusivo esito di meccanismi competitivi ma piuttosto come a beni relazionali», ha sottolineato Giunta. E ha evidenziato: «Sin dalle fasi di sperimentazione delle bioplastiche e ancora prima della loro effettiva produzione, stiamo collaborando con distretti florovivaistici e con alcuni tra i più importanti player del gioco e del giocattolo italiano ed europeo. E ha già preso il via il lavoro di un “Collettivo Creativo”, un gruppo di designer che sta immaginando giochi prodotti con i nuovi materiali». A coordinarlo è Luca Fois, co-direttore del master in Design for Kids and Toys del POLI. design di Milano: «Roccavaldina è un punto strategico di una rete creativa e solidale - ha commentato Fois -. Qui il Collettivo voluto dalla Fondazione potrà esprimersi col linguaggio del design per trasformare visioni in progetti fattibili. E questo nei nuovi spazi industriali del borgo dove, coinvolgendo giovani e professionisti, artigiani ed esperti, creeremo e progetteremo per sperimentare le idee e incarnarle in prototipi e produzioni mirate all'interno di un network di aziende del giocattolo che già stanno partecipando attivamente al progetto delle bioplastiche».

 

Land Art, energia solidale, rimboschimento

Ma non solo. I “gusci” esterni dei capannoni saranno trasformati attraverso un’operazione di Land Art curata da Martina Corgnati, direttrice di Dipartimento presso l’Accademia di Brera di Milano e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Horcynus Orca. Per l’intervento è stato scelto Agostino Ferrari, uno dei più importanti artisti contemporanei italiani. Ferrari serigraferà pannelli fotovoltaici che, come grandi quadri, ricopriranno i capannoni. I tetti inoltre ospiteranno impianti fotovoltaici che, oltre ad alimentare la fabbrica, saranno il principale nodo produttivo di una Comunità Energetica Solidale capace di redistribuire l’energia secondo algoritmi sociali e permettere, fra l’altro, la transizione energetica del borgo senza alcun impatto paesaggistico.

Nelle zone limitrofe a Roccavaldina, interessate in passato da incendi e condizioni di degrado, sarà attuato un processo di rimboschimento che farà del territorio non solo un’area non inquinante ma addirittura capace di riassorbire nell’atmosfera la CO2.

 

Ricerca e processi partecipativi

Nel progetto sulle bioplastiche si inserisce anche l’attività di un gruppo di ricerca coordinato da Francesco Oliveri, docente di fisica matematica all’Università di Messina. «Il nostro scopo – ha spiegato Oliveri – è implementare una modellizzazione fisico-matematica di questi materiali in grado di analizzare le loro proprietà termo-meccaniche in funzione dei diversi scarti agroalimentari utilizzati per produrle e della loro concentrazione. L’obiettivo è contribuire all'abbattimento dei tempi e dei costi di sperimentazione in laboratorio e poter fornire dati affidabili a chi utilizzerà le nuove bioplastiche nei processi industriali».

Il programma di rigenerazione urbana e di rilancio economico si intreccia con processi educativi e partecipativi perché la “metamorfosi” di Roccavaldina sia orientata verso ciò in cui si riconosce la comunità. «L'intervento che sta sviluppando la Fondazione è basato sull'ascolto delle priorità e dei valori della comunità, che su questo è stata intervistata. È emerso che gli aspetti più rilevanti per la popolazione sono la propensione all'innovazione tecnologica, l'attenzione alle diverse forme di conoscenza e la sostenibilità ambientale - ha affermato Liliana Leone, del Centro di Ricerca Cevas di Roma - Per quanto riguarda le politiche da portare avanti, l'accento è stato posto sull'occupazione delle donne e dei giovani, sul contrasto allo spopolamento e sulla creazione di nuove opportunità imprenditoriali».

 

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