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La Regione stanzia i fondi per il Policlinico di Messina

La scandalosa vicenda dei lavori del pronto soccorso fermi da settimane, con la struttura sostitutiva che “scoppia”. L’assessore alla Salute Razza: «Con una delibera previsto il 5% dell’appalto per far ripartire l’impresa, che dovrò incontrare lunedì». Il rettore Cuzzocrea: «Se occorre andrò anche dal ministro Speranza»

I lavori del pronto soccorso generale del Policlinico fermi da settimane ripartiranno a breve. La rassicurazione arriva direttamente dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che ieri abbiamo sentito al telefono: «Lunedì spero incontrare l’impresa, intanto come giunta regionale abbiamo già esitato una delibera, il 30 giugno scorso, con cui anticipiamo il 5% dell’importo globale dei lavori, e in futuro potremmo anche farci carico come Regione dell’intero importo degli appalti. La delibera che assicura il 5% delle somme servirà a dare le prime rassicurazioni finanziare alle imprese, per poter riprendere nel più breve tempo possibile i lavori».
Quindi è una sterzata chiara e netta quella annunciata dall’assessore Razza, che poi aggiunge: «In ogni caso, visto che per completare il nuovo pronto soccorso generale del Policlinico, che una volta finiti i lavori sarà il più grande e il più moderno della Sicilia, ci vorranno almeno 6/7 mesi, adesso la priorità è un’altra: rendere adeguati i locali dell’attuale pronto soccorso, allargare l’area di attesa, rendere più tollerabile la permanenza dei pazienti, e mi risulta che già il Policlinico si sta muovendo in questo senso. In ogni caso ci impegneremo anche noi come Regione a rendere i locali attuali meglio organizzati e più “ospitali” per i pazienti in attesa, glielo posso assicurare». Quindi rassicurazioni su tutta la linea.
C’è poi il proprietario delle “mura”, il rettore Salvatore Cuzzocrea, che abbiamo stuzzicato ieri mattina in ateneo per sentire la sua opinione sulla vicenda, che avevamo descritto nei giorni scorsi come un vero e proprio scandalo sulla pelle dei messinesi.

Rettore, perché ci siamo ridotti così al pronto soccorso del Policlinico? «Perché negli ultimi vent’anni la manutenzione ordinaria e straordinaria non è mai stata fatta in maniera adeguata e corretta. Da quando sono rettore, ho scritto una serie di note alla Regione evidenziando la necessità del titolare degli immobili che per esempio i prospetti venissero rifatti, che le terrazze venissero impermeabilizzate, tanto è vero che i cantieri che in questo momento sono in essere al Policlinico sono tutti cantieri dell’Università. Però il protocollo d’intesa dice chiaramente che la manutenzione ordinaria e straordinaria è in capo al Policlinico, che è un’azienda sanitaria indipendente dall’Università. Se la Regione non dà, negli ultimi vent’anni, le risorse finanziarie che servono ad un Policlinico, o se i vari manager del Policlinico non fanno il piano triennale delle opere pubbliche, io cosa posso fare? Nulla».

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