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Messina, la zona falcata è un sito contaminato: bonifica obbligatoria

Quello che si sapeva è ora certezza. La zona falcata da sito potenzialmente contaminato ora ufficialmente rientra tra i siti contaminati del territorio nazionale, quelli per i quali è d'obbligo procedere alle bonifiche. Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sede dell'autorità di sistema portuale, alla presenza del presidente Mario Mega e del rettore Salvatore Cuzzocrea, è stata presentata la relazione conclusiva relativa al piano di caratterizzazione delle sostanze inquinanti presenti nelle aree della falce.

Come evidenziato dalla coordinatrice del gruppo di lavoro dell'Ateneo, la prof. Candida Milone, la contaminazione in tutte le aree esaminate è notevole e richiede interventi di risanamento ambientale prima di procedere a qualsiasi ulteriore progetto di riqualificazione e di valorizzazione. Ora, dunque, la sfida è esclusivamente politica, bisogna che la regione e tutti gli altri enti e istituzioni facciano la loro parte. I 20 milioni che dovrebbero arrivare dal decreto aiuti, grazie all'emendamento dell'on. Matilde Siracusano, sono solo un primo passo. La stima per i costi delle bonifiche si attesta sugli 80 milioni di euro. È probabile che si parta dall'area della Real Cittadella per far camminare contemporaneamente i progetti di recupero della fortezza secentesca e di bonifica della zona.

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