Tre ore di inferno. Ma di quello vero. Che paura ieri a Pistunina dove è andata a fuoco una parte del deposito di Messina Servizi. Se ne è accorta tutta la città perchè le colonne di fumo nero si vedevano sin da Torre Faro. A bruciare i contenitori in plastica per la differenziata. Un materiale che produce una coltre così impenetrabile da essere capace di oscurare il sole, così come è successo ieri mattina in tutta quell’area. E a scatenare il caos, secondo i primi accertamenti della polizia municipale, ci sarebbe l’incauta abitudine di una donna ultra ottantenne che, piuttosto che fare la raccolta differenziata preferiva dare fuoco ai suoi pochi rifiuti. Ma ieri il suo modo insensato di smaltire l’immondizia ha rischiato di mandare in fumo, ironia del destino, un intero deposito, proprio di materiale utile per fare il porta a porta. Le indagini della Polizia Municipale sono scattate immediatamente. Prima di tutto sono state verificate le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona. Ed è da questa visione degli uomini della sezione Ambientale della Polizia Municipale (coordinamento di Giovanni Giardina con Giacomo Visalli e Cosimo Peditto) sono risaliti a quello che ha tutti i crismi della causa del rogo. Un’anziana donna, ha dato fuoco ai rifiuti di casa all’interno di una carriola. Si è poi, per certi versi, fortunatamente allontanata, e una scintilla deve aver acceso la vegetazione della zona. La donna, ultraottantenne è stata ascoltata dalla Municipale e ha ammesso di avere questa pericolosa abitudine. L’anziana è stata denunciata per incendio colposo e combustione di rifiuti e oggi la dinamica di quanto accaduto sarà verificata in maniera ancora più approfondita. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina