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Messina, la seconda vita della ex Sanderson

Presentato il documento di indirizzo che sarà la base di un concorso di idee per la progettazione di una struttura avveniristica e simbolica. La Regione vuole creare un Polo fieristico e congressuale da 4000 posti, con una darsena e un canale. Gli elementi caratteristici, una vela fotovoltaica a forma di delfino e una torre alta novanta metri

Non è ancora un progetto ma è ben più di una suggestione. La seconda vita della ex Sanderson, dopo un lungo purgatorio, prende corpo. Una trasformazione profonda che riscrive e riqualifica un’area di cui oggi la città si vergogna. Da cimitero industriale a centro congressi moderno e aperto al mare, quell’area di Pistunina fa un salto nel futuro. È questo quello che vuole realizzare la regione siciliana in una zona che è della sua controllata Esa, ente di sviluppo agricolo dalle alterne fortune. E così mentre Palazzo Zanca, negli anni scorsi ha fatto appello ad una vecchia legge regionale che destina la zona al Comune, Palermo fa partire il progetto più ambizioso mai pensato per l’ex azienda agrumaria fallita nel 1981.
A metà di questo mese la giunta regionale ha dato il via libera al finanziamento del servizio di architettura ed ingegneria per il “Progetto di fattibilità tecnica ed economica tramite concorso di progettazione del Centro fieristico e congressuale nell'area “ex Sanderson”. E ha previsto anche un finanziamento di 929.178,48 euro.
Il concorso di idee sarà a cura dell'Ufficio del Genio civile di Agrigento che ha già espletato l'attività di preparazione del bando di gara. Il concorso muoverà le basi dal documento di indirizzo alla progettazione (Dip) che è stato redatto dall’ufficio Speciale per la progettazione della presidenza della Regione Siciliana, guidato da Leonardo Santoro, fra l’altro ex commissario del Comune.

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