Messina, la tragedia del piccolo Lorenzo. I genitori distrutti: "Il nostro angelo è volato via"
È stato un attimo. Una tragica fatalità. Una disperazione infinita e impossibile. Un bimbo di appena due anni e mezzo, il piccolo Lorenzo Cucinotta, è morto travolto dall’auto del padre intorno alle 18.30 di domenica al complesso condominiale “Eracle” di Bordonaro. La tragedia si è consumata in pochi secondi. Secondo una prima ricostruzione tutta la famiglia era da poco rientrata a casa, e il padre era appena sceso dalla vettura per aprire il garage, così come avevano fatto la moglie e i tre figli della coppia. A questo punto sembra che uno dei bambini, il fratellino di 4 anni, mentre si stava spostando all’interno dell’abitacolo dopo essere all’improvviso risalito sulla vettura, un suv marchiato “Lynk & co.”, abbia inavvertitamente toccato qualche comando all’interno, mettendo in movimento l’auto, che ha purtroppo travolto il fratellino più piccolo, quasi all’interno del garage. L’impatto è stato fatale. Dopo i primi accertamenti dei militari, consegnati in un rapporto preliminare, l’uomo risulta indagato - come atto dovuto della Procura - per omicidio colposo. L’ufficio inquirente diretto da Maurizio de Lucia ha già delegato gli accertamenti sulla vicenda ai carabinieri. La piccola salma è già stata restituita ai familiari, i funerali del piccolo Lorenzo sono stati già fissati e si svolgeranno oggi alle 9.30 in Cattedrale.
Il messaggio del padre
Il padre del piccolo Lorenzo, il signor Luigi Cucinotta, pur nella disperazione più cupa ieri sera attraverso il suo legale ha affidato alla “Gazzetta” queste righe e una foto solo per ricordare a tutti il suo piccolino: «Il nostro Angelo è volato via. Lorenzo era un bimbo dolce, intelligentissimo, sempre allegro ed immensamente affettuoso con tutti. Siamo straziati nel più profondo del cuore e consci che non potremo mai rassegnarci al vuoto che oggi si è creato nella nostra famiglia. In questo tragico momento vogliamo restare chiusi nel nostro immenso dolore e vicini ai suoi fratellini. Affidiamo queste poche parole al nostro legale pregandolo di voler fare giungere a tutti - e tra questi al Presidente di Atm ed al suo staff - il nostro grazie per l’affetto che stiamo ricevendo e che che ci fa sentire meno soli».