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Messina, partito il "Cammino dell’Anima". Da Dinnammare fino a Santuario di Tindari

Da oggi fino al 18 giugno, per sei giorni e cinque notti a stretto contatto con le bellezze paesaggistiche e architettoniche

Un percorso lungo 120 chilometri suddiviso in sei tappe che si snoda lungo la dorsale dei Monti Peloritani dal santuario di Dinnammare fino al confine con i Nebrodi, per concludersi al santuario di Tindari. È partita stamattina l’ottava edizione del Cammino dell’Anima promosso dall’Associazione Camminare i Peloritani in collaborazione con la rassegna diocesana “Armonie dello Spirito”: da oggi fino al 18 giugno prossimo, per sei giorni e cinque notti a stretto contatto con le bellezze paesaggistiche e architettoniche di una porzione di territorio che presenta peculiarità uniche nel suo genere. L’iniziativa, nata in via sperimentale nel 2014, è cresciuta notevolmente nel tempo divenendo, grazie al sostegno dell’Università di Messina con il docente delegato per il turismo Filippo Grasso e del Corpo forestale dello Stato un fiore all’occhiello del trekking montano. Indispensabile la collaborazione dei comuni interessati - Fiumedinisi, Mandanici, Antillo, Novara di Sicilia, Tripi e Basicò - per la messa a disposizione delle strutture ricettive; una comunione d’intenti volta al rilancio delle piccole realtà locali nell’ottica di uno sviluppo e della promozione turistica del territorio. Il trekking, che fa riferimento ai grandi cammini spirituali quali Santiago e la Via Francigena, rientrando nell’offerta del turismo lento e sostenibile, consente di ammirare da vicino le cime più alte godendo di magnifici panorami sui due mari Ionio e Tirreno, attraversando aree boschive, colline coltivate e piccoli borghi che custodiscono intatta la loro genuinità suggellata dalla bellezza architettonica di chiese, monumenti e castelli - luoghi scrigno di un immenso patrimonio storico culturale - e dai sapori della cucina locale. Un trekking unico, che permette ai pellegrini, ha dichiarato il presidente di Camminare i Peloritani Pasquale D’Andrea, di assimilare i profumi e i colori del territorio, respirandone l’anima autentica in un viaggio esperienziale che arricchisce corpo e anima. Come ha sottolineato più volte padre Lombardo, il Cammino racchiude in sé una serie di linguaggi che coinvolgono tutte le dimensioni del nostro essere: il linguaggio della natura, dell’arte, ma anche “quello simbolico del sudore di chi si fa pellegrino con la stanchezza di camminare in silenzio, ma con il desiderio di incontrare l’Artefice di tanta bellezza”. Da oggi il percorso è corredato di segnaletica ed inserito nell'atlante dei cammini sacri di Sicilia, nel portale della Regione Sicilia per essere fruito da tutti coloro che vogliono approcciare e approfondire questa esperienza; le mappe sono disponibili in gpx e scaricabili attraverso il sito www.camminareipeloritani.it

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