Studenti e città a lezione dal magistrato Angelo Cavallo, capo della Procura di Patti, intervenuto questa mattina al Teatro Placido Mandanici in occasione del convegno organizzato dall'Amministrazione di Barcellona in occasione del trentennale dalle stragi di Capaci e via d'Amelio.
Oltre a commentare il lavoro dei magistrati pionieri dell'antimafia e i risvolti successivi agli attentati nei confronti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l'ex sostituto della Dda di Messina ha risposto alle domande degli studenti, elencando inoltre la lunga sequela di operazioni giudiziarie attraverso le quali lo Stato è riuscito a sgominare parte delle attività illecite perpetrate dalle cosche criminali operanti sul Longano e nella zona dei Nebrodi.
Un excursus tratteggiato in lungo e in largo, che ha previsto anche la minuziosa descrizione delle uccisioni delle vittime di mafia e i successivi arresti. Tutto per ribadire come la criminalità e le proprie anormalità connotino sempre più in negativo «i nostri territori».
Un dibattito allargato anche agli studenti, che hanno chiesto lumi al magistrato sulle difficoltà della sua professione «così delicata, ma decisiva per liberare la società civile dalle devianze, grazie anche all'aiuto di associazioni e cittadini onesti impegnati in prima linea a denunciare». All'evento del Mandanici, appendice conclusiva di un percorso intrapreso dal Comune già il 23 maggio scorso con il corteo cittadino, erano presenti le istituzioni politiche e le delegazioni delle forze dell'ordine cittadine, oltre alle dirigenti delle scuole dell'obbligo e delle superiori.
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