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Cinquantasette anni fa l'esplosione della petroliera "Luisa", Milazzo ricorda Mimmo Maisano

Cinquantasette anni dopo la città di Milazzo ricorda l’esplosione della petroliera “Luisa”, avvenuta a Bandar Manshur in Iran. Su quella nave infatti, il 5 giugno 1965 c’era il milazzese Domenico “Mimmo” Maisano che, assieme al comandante e agli altri membri dell’equipaggio, fu protagonista di un atto eroico per salvare tante vite umane. Infatti, durante le operazioni di carico sulla petroliera, scoppiò un incendio che ben presto interessò tutta la nave. La gravità della situazione lasciava poca speranza alle operazioni previste. Se la nave fosse rimasta ormeggiata, lo scoppio, inevitabilmente, avrebbe investito anche i serbatoi in porto, con i loro milioni di barili di petrolio, e le conseguenze sarebbero state devastanti per tutta l’area, centro abitato compreso.

Per scongiurare quella che sarebbe stata una catastrofe di enormi proporzioni, il comandante, con il favore dell’equipaggio, ordinò di prendere il largo a tutta velocità. Arrivata fuori dal porto, come prevedibile, la petroliera “Luisa” esplose provocando la morte di ventinove membri dell’equipaggio. I resti delle vittime della tragedia, grazie anche all’interessamento dell’Apostolato del mare, furono riportati in Italia e furono seppelliti nel sacrario di Mariport a Porto Marghera. «Nel ricordare l’anniversario della tragedia – sottolinea il presidente della “Stella Maris” di Milazzo, Matteo Di Flavia –, domani alle 19 nella parrocchia di Santa Maria Maggiore sarà celebrata una messa dal cappellano della Stella Maris, padre Giuseppe Ceglia”.

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