Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Messina, “Insieme si può” fa risplendere Torre Faro. Decollano le sinergie pubblico-privato

 
 
 

Una bellissima giornata di sole ha accompagnato ieri mattina «Insieme si può», manifestazione organizzata con la collaborazione delle associazioni Marevivo, Ecosfera Diving, Fipsas (Federazione Italiana di Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Cacciatori Subacquei Messina, la ProLoco Capo Peloro e la Gestam - Soluzioni e Servizi per l’Ambiente. Una vera e propria caccia al rifiuto, che nelle acque e sulla spiaggia antistante la Chiesa di Torre Faro ha permesso di recuperare ogni tipo di spazzatura abbandonata sull’arenile o affondata a pochi metri dal bagnasciuga. A garantire la sicurezza delle operazioni dei volontari le motovedette del Corpo di Polizia Municipale della Città Metropolitana e il gommone della Guardia Costiera inviato dalla Capitaneria di Porto di Messina. “Insieme si può” si è rivelata una splendida occasione per ripulire il fondale e la spiaggia di Torre Faro. Un’iniziativa che ha accomunato personale specializzato e tanti appassionati nello svolgimento di una giornata dedicata alla protezione ambientale, per il prelievo e il conferimento in discarica di plastica e altri materiali inquinanti. Il tutto nasce dopo il ritrovamento sul fondale di una rete individuata dai sommozzatori di EcoSfera. Uno strumento di pesca impigliato sul fondo e abbandonato. L’annoso problema delle reti fantasma, oltre a costituire un pericolo concreto per ancoraggio e pesca, per i subacquei e per l’inquinamento, costituisce un danno alla fauna ittica che rimane intrappolata e destinata ad una inutile morte. I numeri: 15,6 kg di plastica, 16 di vetro, 4,8 di carta, 0,3 di metallo e oltre 80 di rifiuto indifferenziato sulla sola spiaggia. A questo si aggiungono un lettino da mare, una sedia da scrivania, una sedia da tavolo, uno pneumatico, rifiuti di metallo e attrezzi da pesca (reti, lenze, cime), cassette di legno, rifiuti tessili (scarpe, giubbino, magliette, borse di stoffa), una padella e una pedana di plastica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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