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Messina, la fine del Ramadan e il messaggio di pace della Comunità islamica

Nel segno della pace e della fratellanza. Si è concluso il mese del Ramadan e la comunità islamica messinese ha voluto celebrare l’evento con uno sguardo rivolto ai tragici fatti che avvengono nel mondo e, in particolare, alla guerra in Ucraina. Durante la giornata, promossa dal Centro culturale e dalla Moschea di villa Garufi, con oltre seicento partecipanti, è stato lanciato il messaggio di pace e solidarietà. «La guerra in atto in Ucraina accresce in noi la coscienza della necessità di sradicare in tutti, ogni seme di odio e violenza, noi vogliamo coltivare il seme della fratellanza universale», queste le parole dell’imam Mohamed Sadeq ha avviato l'apertura del Sermone.

La fine del digiuno è per tutti i musulmani un momento fondamentale di passaggio, e il Ramadan è il mese della preghiera e della meditazione, elementi questi esercitati con un’astinenza dal cibo che dura dall’alba al tramonto. L’uscita da questa fase, viene quindi vista come un periodo importante e fondamentale, che pone l’Eid al Fitr come una delle festività più sentite.
Evento partecipatissimo che ha visto anche tanti bambini, gioiosi nell'accompagnare i genitori nella preghiera con il loro abbigliamento tradizionale. «Quest'anno il Ramadan lo abbiamo passato immedesimandoci nella sofferenza dei fratelli ucraini, travolti da una guerra di aggressione senza precedenti, abbiamo cercato di cibarci, con piatti semplici, per nulla ricercati e costosi, perché d'altronde questo è il vero significato del mese sacro», hanno dichiarato i coordinatori del Centro, i giovani Omar Salah Hewila e Iman Sadeq. «Il Ramadan, quest'anno, è capitato in un momento segnato da un grande dolore in cui abbiamo sentito la voglia di stringere legami ancora più forti, come segno tangibile della nostra volontà», hanno aggiunto. E una sincera volontà di dialogo è stata espressa anche dal diacono Santino Tornesi, da Andrea Nucita della Comunità di Sant’Egidio e dal presidente dei giornalisti cattolici di Sicilia Domenico Interdonato, che spesso hanno partecipato a iniziative congiunte con il Centro.
Mohamed Refaat, responsabile della Comunità islamica messinese e artefice di tante iniziative interreligiose, ha dichiarato: «Sono felice di condividere con gli ospiti la grande partecipazione della mia comunità. Il Ramadan è per noi musulmani una straordinaria occasione per ricordare, tramite il digiuno, il momento di Grazia in cui Dio ha rivelato al Profeta Muhammad il Sacro Corano. La prima ragione del digiuno è dunque commemorativa e festosa, al tempo stesso».

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