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Messina, 1 maggio a piazza Casa Pia: l'iniziativa del Movimento Cristiano Lavoratori

Dopo due anni di pandemia, è tornato il tradizionale momento celebrativo, anche per ricordare le 1200 vittime annuali degli incidenti sui luoghi di lavoro

Per quanti hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, spazio privilegiato della dignità umana: nel sacrificio di ognuno di loro è racchiuso il senso dell’1 maggio, una giornata che - a due anni dalla pandemia - ha un nuovo sapore di libertà e progettualità condivisa. Ha scelto Piazza Casa Pia il Movimento Cristiano Lavoratori di Messina per il tradizionale momento celebrativo della Festa del Lavoro, un luogo simbolo dei tanti fronti d’impegno del Movimento, con il contributo della Chiesa locale, degli enti, delle associazioni di categoria e dei sindacati.
Una proposta innovativa e coraggiosa che parte dai giovani di MCL coordinati da Paolo Salvo, i quali hanno deciso di metterci la faccia promuovendo “Un’opportunità per me la gimkana del sabato”, progetto a tappe di riqualificazione urbana a partire da una delle piazze simbolo della città, per restituirla alla fruibilità dei cittadini. L’iniziativa, come ha spiegato la giovane Giorgia Farinella, è stata ideata in collaborazione con la Fondazione Nazionale Èbbene che promuove percorsi di economia sostenibile e valorizzazione dei territori attraverso l’inclusione della persona. “La vera ricchezza sono le persone. Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura” è il tema scelto quest’anno dalla Conferenza episcopale italiana per la giornata, con una particolare attenzione agli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina, che si ripercuotono anche sulla società civile e sul lavoro, aggravando la precarietà di tante situazioni già complesse.

“Un messaggio che si traduce in preghiera corale affinché il lavoro diventi uno strumento di santificazione per tutte le famiglie”, ha detto il direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro don Sergio Siracusano. Partire dal lavoro per rigenerare la vita è dunque l’obiettivo principale al quale si deve puntare, “ripensando alla città di Messina in un clima di coesione sociale e di progettualità condivisa”, ha dichiarato il presidente provinciale di MCL Fortunato Romano, ricordando le 1200 vittime annuali degli incidenti sui luoghi di lavoro. Un messaggio condiviso dalla vicepresidente Elisa Furnari e dal vice presidente della IV Circorscrizione Pietro Caliri. Presente anche il segretario generale della Cisl Nino Alibrandi, il quale sottolineando la necessità di un percorso comune che possa generare nuove opportunità di lavoro, ha richiamato il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, “un segno di civiltà che richiama l’impegno delle parti sociali sul sistema contrattuale all’interno dei cantieri”. La riflessione è stata sugellata da un momento di preghiera coordinato dal diacono Salvatore Nolasco, assistente ecclesiastico del Movimento Cristiano Lavoratori di Messina.

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