Oltre un centinaio di persone solo nel porto di Levante, ma c'era anche un punto di raccolta a Gelso, hanno partecipato all'esercitazione di protezione civile nell'isola di Vulcano denominata “Vulcano 2022”.
Si tratta della simulazione di una evacuazione della popolazione dall’isola in caso di allarme per una variazione dei parametri di monitoraggio del vulcano. L'esercitazione è organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana, la Prefettura-UTG di Messina, il Comune di Lipari e l’Ingv.
All'esercitazione presente anche la prefetta di Messina Cosima Di Stani, accompagnata dal questore e dai comandanti provinciali di Guardia di Finanza e Carabinieri. La prefetta Di Stani ha ringraziato la popolazione che ha preso parte all'esercitazione.
Protezione civile: Vulcano isola sicura
Positivo il bilancio per Luigi D’Angelo direttore operativo del Dipartimento nazionale di Protezione civile: «Stiamo assistendo a una bella partecipazione da parte della cittadinanza e per noi è un motivo di orgoglio. È una prova all’interno del piano nazionale e dei piani regionali e comunali e si svolge secondo modalità che cerchiamo di trasferire alle persone. È importante che ognuno di loro sappia cosa fare nel momento in cui dovesse scattare l’allarme. Siamo in una fase di attenzione, in un livello di allerta giallo, c'è un’attività di monitoraggio, ma il livello di allerta ci consente di mettere in atto le procedure e chiedere alle persone di partecipare all’esercitazione, quindi per noi è una giornata importante. Vulcano è un’isola sicura perché c'è un piano, ci sono delle norme di comportamento, certo siamo su un vulcano e quindi c'è un’esposizione a un rischio noto e monitorato. In questo momento è sicura, però è importante continuare a monitorare, qualora ci dovessero essere delle indicazioni e dei parametri che ci indicano una evoluzione dei fenomeni è chiaro che devono essere presi i necessari provvedimenti».
I residenti: Siamo abituati a convivere con il vulcano
Tra le persone che hanno preso parte all’esercitazione di protezione civile nell’isola di Vulcano, c'è anche Santina Iacono, per 38 anni insegnante e che ricorda quella del 1991 quando furono coinvolti anche i bambini dell’istituto: «Era completamente diversa da questa, oggi grazie alla tecnologia è stata data l’allerta tramite il telefonino che ha funzionato perfettamente. A quei tempi si utilizzava il tocco della campana... siamo usciti tutti però la gente era allora più sensibile, forse più preoccupata: partecipò il 90 per cento della popolazione. C'era anche un bambino di due mesi... oggi c'è meno gente».
Ha portato il cane Eliana che abita proprio sotto il cratere: «Si sta come nelle altre zone, paradossalmente nel periodo delle esalazioni non era una zona interessata, sentiamo il respiro del vulcano, siamo abituati» dice. «Queste esercitazioni - prosegue - dovrebbero essere fatte più spesso coinvolgendo anche i bambini e soprattutto devono essere fatte nel periodo estivo perché oggi è facile con 200 persone ma quando ce ne sono 20 mila è un po' diverso. Siamo abituati a convivere con il vulcano, coscienti di essere in un’isola vulcanica, l’esercitazione è un valore aggiunto per i turisti».
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