Messina, nuovo polo scolastico: la preside teme che il cantiere blocchi l’attività tecnica FOTO
Da una parte la soddisfazione di poter contare su una scuola completamente rinnovata, dall’altra la preoccupazione per i prossimi tre anni, quelli del grande cantiere. La dirigente del Verona Trento, Simonetta Di Prima fa i conti con la carenza di aule da molti anni. «Quando sono arrivata nell’istituto c’erano 688 studenti, adesso sono 1300 – dice – e l’anno prossimo avremo 14 prime classi. La mia preoccupazione è che la crescita di questa scuola possa essere bloccata da questa fase di lavori. Ed è per questo che avrei voluto essere avvisata di quanto si stava progettando». Il timore è legato soprattutto alla gestione delle attività laboratoriali. «La parte della scuola che verrà demolita – spiega – non è inutilizzata. Noi in quelle officine svolgiamo tutte le lezioni pratiche di sistemi, elettronica, elettrotecnica, cad, automazione, meccanica, costruzioni. Sono aree cablate con macchinari e impianti sofisticati. Dove andremo a fare quelle lezioni che sono il cuore del nostro corso di studi mentre le officine vengono abbattute e ricostruite? Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina