Prosegue la protesta degli operai della Sicem. E oggi ad essere bloccati sono stati anche i dipendenti diretti della Raffineria. Già dalle prime ore del mattino i manifestanti si sono riuniti nel piazzale antistante l'ingresso principale dell'azienda e praticamente hanno bloccato l'accesso. Nonostante la riunione già programmata per il 23 le maestranze chiedono interventi immediati per garantirsi il posto di lavoro. Con l’allontanamento della Sicem sono stati licenziati 150 operai che – nel rispetto del contratto d’area – dovevano essere riassorbiti dalle tre ditte subentrate che si sono aggiudicati i lavori nell’indotto - hanno evidenziato alcuni rappresentanti sindacali -. Ad oggi non sono stati assunti, sono in credito di cinque mensilità e si vocifera che la disponibilità ad assumere riguarda solo il 50 per cento della forza lavoro. Le maestranze hanno evidenziato che «in mancanza di risposte sul rientro di tutti i lavoratori e delle date di rientro continueranno ad oltranza. Chiediamo alla Ram di svolgere il ruolo che gli compete nei confronti delle ditte vincitrici dell’appalto, senza giocare sui numeri – afferma Pippo De Leo, segretario della Fismic Confsal –. C’è la necessita di una programmazione che garantisca il lavoro a tutti con le priorità previste dagli accordi d’area». Sul posto ieri mattina è intervenuto anche il sindaco di San Filippo del Mela che ha comunicato che chiamerà tutti i sindaci per fare un tavolo e risolvere questa situazione.