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Messina, galleria San Jachiddu: pericoli e insidie mai rimossi

Infiltrazioni di acqua piovana e buche sull’asfalto le criticità più evidenti

Non bastano, evidentemente, le chiusure cicliche disposte da Palazzo Zanca per risolvere i problemi che avvolgono la galleria San Jachiddu. Un tunnel lungo 1096 metri, strategico per la viabilità cittadina, visto che collega i popolosi rioni di Giostra-San Michele e dell’Annunziata, ma con troppe insidie per gli utenti della strada.
La situazione, ultimamente, è migliorata, complici gli interventi predisposti e realizzati dal Comune – proprietario dell’infrastruttura – fondamentali nell’ottica della sicurezza. Eppure, bisogna rimuovere alcuni ostacoli lungo un percorso di per sé pericoloso, da affrontare con prudenza. Circostanza già implicita nel limite di velocità fissato in 40 chilometri orari. Concepita per essere attraversata a senso unico di circolazione, quella aperta al transito veicolare oltre 11 anni fa rimane una galleria a doppio senso, con paletti dissuasori installati lungo la doppia striscia bianca continua per evitare sconfinamenti o peggio ancora sorpassi. La corsia di marcia sud-nord non è, tutto sommato, costellata da problemi. A differenza di quella opposta, dove i rischi sono ben visibili a metà del percorso. Le copiose (e irrisolte) infiltrazioni di acqua piovana dalla calotta continuano a deteriorare l’asfalto in più punti, creando vere e proprie voragini. Le perdite scorrono lungo le pareti e poi formano pozzanghere. Nel “mezzo del cammino”, in direzione Giostra, c’è una piccola area di sosta in pessime condizioni: ospita rifiuti di ogni genere e persino bottiglie di birra posizionate con cura una a fianco dell’altra, sul marciapiede. Segno, questo, che qualcuno si è fermato e ne ha approfittato per bere alcolici nella semioscurità, “ammirando” il transito di automobili, mezzi a due ruote e furgoni.

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