La verità sulla sparatoria di Camaro San Luigi del 2 gennaio scorso che s’è trasformata in un duplice omicidio, con le morti del 31enne Giovanni Portogallo e del 35enne Giuseppe Cannavò, adesso potrebbe essere più vicina.
Oggi, infatti, la polizia scientifica di Palermo ha avviato, mediante incidente probatorio, le operazioni peritali disposte dal Gip Fabio Pagana sui reperti ematici rinvenuti all’interno e all’esterno dell’abitazione del 37enne Claudio Costantino (il presunto killer ancora latitante). I legali di quest’ultimo, Filippo Pagano e Carlo Taormina, hanno nominato quale consulente tecnico di parte Salvatore Spitaleri, biologo molecolare forense, già in servizio presso la Sezione di Biologia Molecolare dei RIS di Messina, anche lui presente alle operazioni peritali.
Intanto, le analisi si concentreranno sulle tracce di sangue ritrovate, con il fine di identificare i profili genetici che saranno successivamente comparati con quelli di Portogallo e Cannavò.
Il prossimo 9 marzo le operazioni proseguiranno nella Caserma Calipari con i rilievi sul ciclomotore SH che è stato ritrovato sui Colli Sarrizzo. Le operazioni peritali sulle tracce ematiche sono state affidate alla dottoressa Paola Di Simone, direttore tecnico superiore biologo della Polizia di Stato in servizio presso il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Palermo (laboratorio di genetica forense). Le indagini dattiloscopiche sul ciclomotore saranno effettuate da Ferdinando Mori, ispettore superiore in servizio presso il Gabinetto Regionale della Polizia scientifica di Catania.
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