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Barcellona, l’insospettabile tabaccaio De Pasquale divenuto punto di riferimento dei boss

«Contrasto onesto, picciotto onorato e soldato...»

Il contrasto onesto, il picciotto onorato e il soldato. Uno dei passaggi dell’ordinanza del gip Ornella Pastore è interamente dedicato alla terminologia adoperata all’interno dell’organizzazione mafiosa barcellonese. Rosario De Pasquale, lo sconosciuto e insospettabile tabaccaio barcellonese, deceduto durante le indagini, che col tempo è divenuto elemento di rappacificazione e congiunzione del triumvirato Carmelo Vito Foti-Ottavio Imbesi-Mariano Foti, due ex soldati della vecchia guardia e un ex giovane poi rampante, divenuti “capi” dopo l’arresto di tutti i boss, in una intercettazione descrive la struttura della famiglia barcellonese.
E spiega al suo interlocutore che ogni persona prima di entrare nell’organizzazione è considerata «contrasto onesto»: «Tu vieni considerato contrasto onesto, fin che nessuno ti presenta», vale a dire «non sei tenuto a far niente e a dare conto a nessuno, perché tu non sei e non stai prendendo nessun privilegio».
Il livello successivo è quello di «picciotto onorato» ai quali vengono attribuiti i privilegi dell’appartenenza all’organizzazione mafiosa, tanto da ricevere anche aiuto economico in caso di provvedimenti restrittivi. Infine in un’altra conversazione si parla di «soldato».
E De Pasquale che parla: «... salvo che, dice “figlioli qua mancano uomini” e allora io vengo e ti dico “Alessandro, te la senti?” Se tu te la senti e vuoi farne parte fai parte di “Cosa nostra” ...omissis... ti battezzano, ma da quel minuto in poi ti arrivano i soldi mese per mese, da quel minuto ...omissis... da quel minuto in poi ti arrivano i soldi, come arrivano a me. A me ne arrivano di più, a te di meno... omissis ... ma da quel minuto in poi tu avrai per diritto, tutti i privilegi come tutti i rompimento di coglioni ...omissis... no, non c’è vita di niente, tu devi essere sempre a disposizione ... omissis... perché tu sei “picciotto onorato” e io mi hanno qualificato come “contrasto onesto” ... è giusto? ... cioè come camorrista... io ho più potere di te!».

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