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Barcellona, la chiesa “dono” di don Irlandese. Si rischia il rinvio dell’apertura

L’Ispettoria salesiana: «Ci auguriamo che adempimenti e lavori per l’agibilità siano conclusi». L’arcivescovo riconvoca le parti

La grande attesa per l'apertura della chiesa intitolata a San Giovanni Bosco, eretta e finanziata grazie all'immenso dono di Don Agostino Irlandese, potrebbe registrare un preoccupante stallo. Dopo l'incontro tra i vertici dell'Ispettoria salesiana sicula, una rappresentanza dell'Oratorio San Michele Arcangelo di Barcellona accompagnata dalla direzione dei lavori e lo stesso Don Irlandese, alla presenza dell’arcivescovo Giovanni Accolla, si era deciso che le porte del luogo di culto tanto atteso dalla comunità cristiana potevano aprirsi già dal 19 marzo. Previo completamento degli ultimi dettagli – sui quali Don Irlandese si è impegnato a fronte del monte spesa di oltre 2 milioni – utili alla redazione finale della relazione di agibilità della struttura. Lavori che, su base contrattuale, dovevano prevedere anche il piano sottostante, per la realizzazione di una palestra polifunzionale al servizio dei giovani di Barcellona. Tuttavia resterebbe un’incompiuta in quanto la direzione dei lavori parrebbe intenzionata a non firmare l’attestato di agibilità. Rischia il rinvio, dunque, una grande opera che Don Irlandese ha finanziato in gran parte di tasca propria.

Intanto, una nuova convocazione è stata prevista dall'arcivescovo, che ha comunicato, visti i rimpalli di responsabilità, che riconvocherà Don Agostino Irlandese e l'Ispettore dei salesiani di Sicilia Don Giovanni D'Andrea, per fare il quadro della situazione e trovare insieme un punto in comune per venire a capo di una querelle che sta toccando le sensibilità di tutti, per larghi tratti ignari dell'impasse con cui si rischia di non rispettare quanto annunciato alcune settimane fa.

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