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Il messinese Giorgianni tra gli eroi del traghetto Olympia: "Ha salvato tantissime persone"

E' messinese uno degli eroi che hanno salvato tantissime vite umane a bordo dell'Euroferry Olympia, il traghetto andato in fiamme nella notte tra il 17 e 18 febbraio mentre dalla Grecia faceva rotta verso Brindisi. Si tratta di Gaetano Giorgianni, primo ufficiale. E' uno dei sopravvissuti. «Le fiamme si sono propagate in maniera velocissima, se avessimo aspettato ancora cinque minuti anche la zona delle scialuppe sarebbe stata invasa dalla fiamme»: a riferirlo è il comandante della Euroferry Olympia, Vincenzo Meglio, in un’intervista a Il Mattino sull'incendio a bordo del traghetto della Grimaldi Lines. «Sono stato chiamato alle 3.01 dal primo ufficiale Gaetano Giorgianni - racconta ancora il comandante - era stato colpito dal fatto che più rilevatori di fumo contemporaneamente si erano attivati. Alle 3.04 ero sul ponte e abbiamo subito attivato i controlli. Le segnalazioni erano tutte molto preoccupanti, il fuoco era già divampato forte e il fumo aveva invaso molti locali».
Il comandante Meglio, originario di Procida, ha chiesto assistenza alla motovedetta della Guardia di Finanza che aveva notato nelle vicinanze del traghetto. «Le notizie che arrivavano dai ponti inferiori erano sempre più drammatiche», ha spigato il 42enne, «quando ho visto lingue di fuoco sia a poppa che a prua ho capito che dovevamo andare via». A suo avviso tutti i sistemi antincendio erano funzionanti: «Mercoledì scorso la nave era stata ispezionata dall’autorità marittima greca e tutto era risultato funzionante perfettamente».

Fondamentale dunque l'apporto del primo ufficiale messinese. Come ha raccontato a Latina Oggi la moglie Valeria, anche lei messinese e residente a Latina, esattamente a Borgo Sabotino. "Ho riconosciuto la sua voce - ha raccontato - l'ho sentito urlare "abbandonate la nave" guardando le immagini in televisione, adesso sto aspettando che torni dalla Grecia dove lo stanno ancora interrogando e non so ancora quando lo rimanderanno a casa. Mio marito ha aiutato tante persone a salire sulle scialuppe. Ha raccontato che l'incendio dovrebbe essere partito da un camion, mi ha detto che non pensava di uscirne vivo. Camminava a carponi, vomitava a ripetizione, aveva le scarpe incollate sul pavimento e passava da una cabina ad un'altra dove erano bloccati i passeggeri. Una volta in salvo, in tanti lo hanno abbracciato per ringraziarlo. Lui ha la coscienza a posto perché ha fatto tutto quello che si poteva fare, è il mio eroe".

Spente le fiamme a bordo del traghetto

Sarebbero state completamente spente le fiamme a bordo dell’Euroferry Olympia, il traghetto distrutto da un incendio partito dalla stiva all’alba del 18 febbraio, a largo di Corfù. Lo riportano i media greci, citando fonti dei soccorritori che avrebbero riferito che non ci sono più fiamme ma che le temperature all’interno della nave restano elevate. L’accesso ai garage è impedito anche dai fumi che si sono generati in tre giorni di rogo. Vanno comunque avanti, a bordo, le ricerche delle 10 persone che risultano disperse dopo il salvataggio, ieri, di un 21enne e il ritrovamento del corpo carbonizzato di un camionista 58enne. Attorno al relitto, rimorchiato e portato in un luogo dove è più semplice operare ma comunque in mare aperto, ci sono cinque rimorchiatori, una imbarcazione dei vigili del fuoco e diversi mezzi della Guardia costiera, mentre due elicotteri sono pronti ad intervenire. E’ previsto l’invio sul posto di altre squadre di pompieri per tentare l’accesso ai garage dove si teme possano essere intrappolati i dispersi.

 

 

 

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