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Messina, interventi al Gran camposanto. Via le infiltrazioni nel deposito

Palazzo Zanca manda in appalto le opere di ripristino della copertura. In programma lavori di impermeabilizzazione e di corretto deflusso delle acque meteoriche. Importo a base di gara di 545.498.09 euro

Il deposito del Gran camposanto finisce ciclicamente al centro di roventi polemiche legate al gran numero di bare che giacciono accatastate in attesa di sepoltura. E non solo. L’ultimo botta e risposta qualche giorno fa, tra la Uil e l’ormai ex assessore al ramo Massimiliano Minutoli, con il sindacato che ha puntato l’indice sulle condizioni del magazzino e il rappresentate della Giunta De Luca che si è schermito e ha ricordato i progetti in cantiere. Tra questi ne figura uno già in rampa di lancio. Si tratta dei “Lavori per la manutenzione della copertura del deposito salme sito nel cimitero monumentale della città di Messina”. Importo a base di gara di 545.498.09 euro e presentazione delle offerte il 24 febbraio prossimo. Tutti i dettagli sono contenuti nella relazione tecnico-illustrativa che è parte integrante del progetto unificato di manutenzione ordinaria redatto dalla società PH3 Engineering s.r.l. Unipersonale.

Nello specifico, «si tratta di un intervento di manutenzione della copertura dell'immobile adibito a deposito  salme, mediante  il rifacimento del pacchetto di rifinitura esterna del solaio, comprendente massetto delle pendenze, impermeabilizzazione  e  pavimentazione», si legge nel documento. Obiettivo: «Ripristinare una delle condizioni  fondamentali per le coperture piane in generale, e cioè il corretto deflusso e  smaltimento delle acque meteoriche, che attualmente, in quanto assente», risulta essere la causa di evidenti problemi di infiltrazione negli ambienti interni». Prima, però, occorrono  attività   di  demolizione e opere da eseguire negli spazi interni al deposito finalizzati «al ripristino delle porzioni di solaio voltato ritenute maggiormente deteriorate dalle infiltrazioni di acqua».

Le criticità sono state riscontrate durante due sopralluoghi effettuati il 16 e il 22 dicembre scorsi.  La principale riguarda la copertura del manufatto e «una sua errata configurazione, in termini di pendenze e sistema di impermeabilizzazione.  La copertura piana difatti non presenta le idonee pendenze necessarie a far defluire le acque verso  i sistemi di smaltimento perimetrali». Così a seguito di eventi piovosi, buona parte delle acque meteoriche si accumula in areali depressi della copertura generando problemi di infiltrazione e umidità negli spazi interni». Difatti,  la  guaina  impermeabilizzante si presenta danneggiata in svariati punti,  soprattutto  nelle linee  di attacco  di muretti e  sporgenze,  dove  si  riscontrano  le maggiori manifestazioni  di  macchie  di  umidità  e  muffa  all'interno,  e  dove  in  copertura  si  è  generato addirittura un ambiente favorevole alla crescita  di piante». Inoltre,  sulla  copertura  è  presente  attualmente  un  impianto  installato  a  servizio  della  camera mortuaria all'interno del deposito, la quale però non è mai stata attivata.

Prima di procedere con l'intervento  di  copertura,  dunque,  bisogna  rimuovere  tutte  le  dotazioni  impiantistiche e ricollocarle nello stesso posto successivamente, in modo da essere funzionanti non appena verrà attivata la  camera mortuaria. Quindi, le principali conseguenze dei difetti costruttivi e dei danneggiamenti nella copertura si sono manifestate sulle volte interne del solaio. Poi, nel  primo  settore  d'ingresso  (di  circa  520 mq), queste ultime sono  rivestite con  un controsoffitto a moduli con  struttura di sostegno metallica. Sono  stati lamentati distacchi dell'intonaco delle volte controsoffittate,  la cui caduta ha causato il  danneggiamento di alcuni moduli del rivestimento, non garantendo la totale sicurezza nella fruizione degli spazi interni. Il resto degli spazi interni presenta le volte a vista, in parte intonacate in parte rustiche con i mattoni a vista.  Nella porzione intonacata, laddove in copertura si riscontrano evidenti problemi di ristagno, lungo il perimetro e in corrispondenza dei lucernai, l'intonaco si presenta distaccato, con macchie di umidità e con evidenti problemi di infiltrazione d'acque. Nella porzione a vista, l'acqua che si infiltra in copertura,  non trova la barriera dell'intonaco e trasuda dai mattoni generando anche pozzanghere e ristagni sul pavimento interno. Va comunque specificato che la parte con le volte a vista risulta inutilizzata se non per l'occasionale collocazione  di materiale inutilizzato.

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