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Messina, annunciati i lavori per il restauro della statua della Madonna della Vittoria

La spesa per l'opera alta quasi due metri, realizzata nel XVI secolo dallo scultore Andrea Calamech, sarebbe di circa 6 mila euro. L’appello di don Campagna per trovare sponsor pubblici e privati

La statua della Madonna della Vittoria collocata sulla cuspide del portale della chiesa di Montalto versa in condizioni precarie a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e necessita di una immediata rimozione e restauro. Dopo reiterati appelli da parte del parroco del santuario posto sul Colle della Caperrina, don Lorenzo Campagna, il Comune e l’arcidiocesi di Messina - a seguito del sopralluogo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali - hanno comunicato la possibilità di mettere in sicurezza la pregiata opera alta quasi due metri, realizzata nel 16mo secolo e attribuita allo scultore Andrea Calamech.

E’ stato il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, insieme agli assessori comunali alla cultura Enzo Caruso e ai lavori pubblici Salvatore Mondello e l’ingegnere Salvatore Stopo in rappresentanza del soprintendente Mirella Vinci, a darne comunicazione nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina all’interno del santuario di Montalto. Ammonterebbe a 2.500 euro la spesa da sostenere per il restauro conservativo dell’opera scultorea (successivamente collocata nel museo del santuario) secondo il preventivo stilato dalla dott.ssa Rosaria Catania Cucchiara, cui andrebbero aggiunti i costi per la rimozione della statua e la collocazione di una copia (tenuto conto anche dei ponteggi attualmente presenti per lavori di manutenzione straordinaria) per un totale di circa 6mila euro.

L’appello di don Campagna per trovare sponsor pubblici e privati capaci di sostenere insieme all’arcidiocesi la spesa, rivolto “alla sensibilità di chi ha a cuore i segni della nostra città che risplendono di gloria”. Mons. Di Pietro ha parlato del valore dell’opera, sottolineando che il restauro “grazie alla convergenza delle istituzioni cittadine, forze vive della comunità, è segno della volontà di recuperare un tratto identitario della gloriosa storia di Messina, città di Maria”. La statua della Madonna della Vittoria che, come ha spiegato Caruso illustrando alcune immagini di repertorio, originariamente era collocata sul sagrato della chiesa, insieme alla statua di don Giovanni d’Austria tramanda la memoria di grandi vittorie riportate da Messina nel segno della fede come i Vespri siciliani del 1282 e la battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, durante i quali più volte fu invocato l’aiuto della Dama Bianca. Come lui il collega Mondello, ha manifestato plauso per “un’iniziativa che, in una città malata di divisioni, diventa segno concreto della volontà di fare squadra”.

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