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Messina, "fracassone" non si ferma all'alt e ferisce un vigile urbano. Arrestato grazie alla body-cam

Notte movimentata  nel centro cittadino, nella cosiddetta zona della movida, culminato   con l’arresto di un soggetto che, incurante dell’alt imposto, non ha esitato a travolgere un agente della polizia locale. Questa volta infatti a farne le spese è stato un ispettore della Polizia Municipale della Sezione di Polizia Specialistica impegnato in un servizio di controllo e prevenzione antiassembramento e delle attività rumorose prodotte dai locali e dalle vetture cosiddette “fracassoni”.

Durante un posto di controllo  nella notte tra sabato e domenica sul corso Cavour, l’agente notando  un veicolo dal quale proveniva musica ad alto volume, ha intimato l’alt al conducente brandendo ripetutamente la paletta di servizio, ma il guidatore anziché arrestarsi ha proseguito la marcia alla guida di una Fiat 500. Era a questo punto che l’autovettura che inizialmente sembrava volersi arrestare atteso che l’agente si trovava ancora frontalmente, improvvisamente accelerava la marcia investendo l’ispettore. Solo grazie alla prontezza di riflessi ed intuendo l’azione  del conducente l’ispettore riusciva ad evitare di essere totalmente travolto venendo tuttavia parzialmente colpito dallo spigolo destro del mezzo.   Successivamente è stato refertato al PS del Policlinico per contusioni al braccio e alla spalla. L’agente riusciva inoltre, non solo a vedere in faccia chiaramente il conducente, ma anche a memorizzare gran parte dei numeri di targa del veicolo indizi cardine per rintracciare poi il mezzo.

Immediate sono scattate le indagini coordinate direttamente dal Comandante Vicario Commissario Giardina e coadiuvato dai coordinatori della sezione investigativa Ispettore Munnia, della Polizia Specialistica Ispettore Cifala’ e Ispettore Peditto Cosimo. Fondamentali sono poi risultate le immagini della body-cam indossata dal Poliziotto Municipale che ha ripreso interamente l’accaduto che confermavano altresì tipologia del veicolo e numero di targa memorizzata poco prima dall’ispettore.

Poco è bastato quindi agli inquirenti per ricostruire i  fatti e acquisire elementi fondamentali per risalire al proprietario del mezzo e al presunto conducente, ossia il figlio del proprietario atteso che l’autovettura era intestato ad  una donna, ossia alla madre. Gli agenti unitamente ad una volante della Polizia di Stato inviata in supporto, hanno quindi individuato nei pressi dell’abitazione del presunto conducente il veicolo  ancora con motore caldo e con le evidenti tracce dell’urto. sul cofano anteriore. Quindi suonato alla porta dell’abitazione rintracciavano la persona che veniva immediatamente riconosciuta quale conducente del mezzo investitore, un uomo di Messina classe 1968. Pertanto questi veniva portato in caserma dove, ultimate le formalità di rito veniva dichiarato in arresto mentre il mezzo veniva posto sotto sequestro giudiziario.

Il giorno successivo il giudice monocratico in udienza ha convalidato l’arresto ed il sequestro del mezzo disponendo il permanere dello stato di detenzione della persona sino all’udienza del 9 marzo ove dovrà comparire nuovamente per la definizione del processo avendo questi scelto la procedura del rito abbreviato.

Il Comandante Vicario nel rappresentare vicinanza al collega ferito ha tenuto a sottolineare che nonostante l’accaduto la Polizia Municipale continuerà a svolgere detti servizi finalizzati a garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini perché se è vero che dopo tante restrizioni i ragazzi hanno la voglia di riprendere la loro vita abituale è altrettanto vero che questa deve essere svolta nel rispetto delle regole e che la costante presenza dei suoi uomini  deve essere vista quale garanzia di tutti per un sereno svolgimento dell’attività di svago, attività che in nessun modo si vuole preclude ma al contrario si vuole incentivare con la garanzia che alla fine della serata tutti i ragazzi possano rientrare a casa senza problemi e senza timore alcuno da parte dei loro genitori.

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