Non viaggia al ritmo previsto l’appalto della nuova Panoramica dello Stretto. Le opere avviate a fine settembre scorso, con una consegna all’azienda in via d’urgenza, rischiano di non rispettere il cronoprogramma previsto e che dovrebbe portare alla consegna il prossimo 20 settembre. La Città Metropolitana ha dovuto diffidare l’azienda che si sta occupando dei lavori, ma sa anche che non mancano le difficoltà oggettive. Per esempio, non è semplice, in questa fase di boom dell’edilizia di ogni genere, recuperare le barriere di sicurezza. Quelle di un appalto alle Eolie sono arrivate dalla Turchia, quelle della Panoramica sono attese a febbraio. I giunti da sostituire sui ponti dovrebbero arrivare a fine mese. Lo stato di avanzamento lavori, fanno sapere da Palazzo dei Leoni , dovrebbe sfiorare il 20%. L’opera, che fa seguito a quella che ha riguardato l’altra metà dell’arteria, cioè il tratto fra la rotatoria di Granatari e quella per Faro Superiore, adesso porterà al completamento della messa in sicurezza dell’importante arteria. Si tratta di un appalto complessivo da 2,5 milioni, aggiudicato a circa 1,2 mln dopo il ribasso. Interesserà oltre 3 chilometri della carreggiata lato monte e quasi due di quella di valle, più le rampe di ingresso e uscita dello svincolo Papardo. Una messa in sicurezza che non sarà un semplice rifacimento dell’asfalto, ma una manutenzione straordinaria completa come mai è avvenuta nei primi 40 anni di vita di questa strada. Con i soldi del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana, sarà infatti risagomata la pavimentazione stradale, ripristinata la segnaletica, ripristinato un muro di sostegno ( opera già conclusa) e verranno sostituite le barriere di sicurezza incidentate e quelle non più rispondenti alle caratteristiche di sicurezza della strada.