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Messina, donato defibrillatore alla chiesa Santa Maria Incoronata di Camaro superiore

L'associazione “Giuseppe Sorrenti - Sorry”, in memoria del giovane scomparso nel 2019 per improvviso arresto cardiaco e fondata dal padre Giovanni, ha tenuto un corso di primo soccorso e uno specifico BLS-D

“Mentre aspetti i soccorsi…gli salvi la vita”: è questo il motto della onlus intitolata a Giuseppe Sorrenti, il giovane messinese il cui cuore ha smesso di battere improvvisamente sul campo di calcetto di Camaiore il 10 ottobre 2019. Giuseppe, brillante ingegnere navale, è stato vittima di morte cardiaca improvvisa, che colpisce ogni anno una persona su mille (sia a riposo che sotto sforzo, con o senza patologia nota), con un’incidenza maggiore dopo il 14mo anno d’età.
Da quel giorno l’impegno del padre Giovanni, medico del 118 insieme ad altri colleghi professionisti, infermieri e soccorritori, si è sempre orientato alla sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza di alcuni comportamenti di primo soccorso da mettere in atto in casi come questo, perché un intervento tempestivo permette di salvare la vita.

Ieri l’associazione ha donato un defibrillatore semiautomatico alla comunità S. Maria Incoronata di Camaro superiore; l’apparecchio, collocato all’ingresso della sacrestia, è il primo ricevuto da una parrocchia della città. Riconoscimento e allarme precoce, massaggio cardiaco, defibrillazione precoce e soccorso avanzato: queste le azioni da mettere in atto in caso di morte cardiaca improvvisa ha spiegato Sorrenti precisando che “sono pochi i minuti a disposizione per intervenire prima che si verifichi la morte cerebrale e le possibilità di successo della defibrillazione diminuiscono rapidamente nel tempo”.

Nelle scorse settimane il medico ha tenuto un corso di primo soccorso e uno specifico BLS-D per l’utilizzo del defibrillatore al quale ha partecipato il gruppo giovani della parrocchia e alcuni fedeli della comunità. “E’ indispensabile un piano di emergenza territoriale affinché la città sia cardioprotetta”, ha ribadito Sorrenti, che ha accolto con grande entusiasmo la proposta del parroco mons. Francesco La Camera con il consigliere della Terza circoscrizione Nunzio Signorino,  operatore del 118, di formare alcuni membri della comunità locale.

L’uso del defibrillatore semiautomatico in ambiente extra ospedaliero anche al personale non sanitario, previa formazione specifica, è stato introdotto dalla legge 120 del 2001; nel 2017 il Miur ha per questo ufficialmente presentato a Roma il percorso di “Primo soccorso a scuola”. Per questo, già prima della costituzione ufficiale dell’associazione onlus “Giuseppe Sorrenti - Sorry”, il padre del giovane aveva avviato il progetto formativo di primo soccorso “Un cuore di città….un onda d’amore” rivolto agli studenti di alcune scuole superiori messinesi alle quali è stato donato un defibrillatore automatico.

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