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Evacuazione a Vulcano, 40 persone rimarranno nella zona porto ai piani superiori

Prima notte fuori casa per 142 famiglie, (285 persone) di Vulcano, residenti abitualmente nell’area del porto, dichiarata “zona rossa”, con ordinanza sindacale, dalle 23 alle 6 del giorno successivo, a causa del potenziale rischio costituto dall’emissione dei gas vulcanici, in particolare anidride carbonica. Con il coordinamento dell’assessore Massimo D’Auria e dell’ispettore di polizia municipale Sergio Li Volsi, supportati dalla delegazione municipale, dai consiglieri comunali dell’isola e dove necessario dai volontari della Croce rossa e della Protezione civile, le operazioni di trasferimento si sono svolte nella massima serenità, previa compilazione del modulo allegato all’ordinanza sindacale che consentirà, oltre ad avere un riscontro preciso su dove si spostano i cittadini del porto, anche di accedere ai contributi previsti per la sistemazione autonoma.
Della platea di persone interessate, cinquanta (29 famiglie) si sono trasferite fuori dall’isola; in 192 (93 nuclei familiari) hanno trovato un’autonoma sistemazione tra parenti e amici, nelle seconde abitazioni oppure in strutture ricettive, ubicate al Piano, Vulcanello e Gelso; 40 (20 famiglie) sono state sistemate dal Comune in strutture ricettive, principalmente nel villaggio Vulcano blu.
Non si muoveranno, invece, da Vulcano porto quaranta persone (11 famiglie) che possono usufruire di una abitazione al primo piano e che, dopo previa verifica degli addetti ai controlli, sono state autorizzate a non spostarsi, con l’obbligo di restare nel piano rialzato.

 

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