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A Messina la staffetta che celebra il 100° anniversario della traslazione del Milite Ignoto

Nell’ambito delle iniziative tese alla celebrazione del “100° anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto”, per rievocare lo storico viaggio della salma del soldato sconosciuto, divenuto simbolo dei tanti caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il Comando Forze Operative Sud dell’Esercito (COMFOP SUD) ha organizzato, nelle giornate una manifestazione sportiva/addestrativa non competitiva denominata “Una staffetta per il Milite Ignoto”.

L’evento, che avrà la durata di 24 ore con partenza dal piazzale del monumento della Batteria Masotto e percorso che si snoda lungo la via Consolare Pompea, si è già svolto contemporaneamente in 25 città del centro sud Italia, ma che a Messina viene recuperato oggi perché la Brigata Aosta non vi ha potuto prendere parte perché con tutto il proprio personale ha prestato soccorso alle popolazioni alluvionate della Sicilia Orientale durante la scorsa settimana, in particolare a Catania e provincia. Alla staffetta parteciperanno i militari di ogni reparto, ma sarà accessibile anche per i familiari dei militari dell’Esercito Italiano, per i simpatizzanti e per i componenti di A.S.D. locali, con frazioni di mezz’ora ciascuno. Il generale Giuseppe Bertoncello, comandante della Brigata Aosta, ha aperto la corsa.

La manifestazione sarà anche un’occasione per contribuire, volontariamente, ad un progetto di beneficenza in favore di un ospedale per bambini. Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le Nazioni che avevano partecipato al conflitto vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. Una sola salma sarebbe stata tumulata al Vittoriano a rappresentare il sacrificio di 651.000 italiani. Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria e insignito della medaglia d'oro con la seguente motivazione: "Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."

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