La Casa dello studente è tornata alla ribalta in seguito al “blitz” del sindaco Cateno De Luca, effettuato domenica scorsa, di mattina. Un sopralluogo volto a mostrare alla cittadinanza – con tanto di diretta su Facebook – le condizioni del plesso, chiuso ormai da tanti, troppi anni. Nel frattempo, però, la nuova governance dell’Ersu, rappresentata dal presidente del Consiglio d’amministrazione Pierangelo Grimaudo, ha lavorato a fari spenti, con un primo risultato tangibile raggiunto ieri. Infatti, nel corso di una riunione tenutasi proprio nella sede dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario, sono stati consegnati i progetti definitivi ed esecutivi relativi a tutti gli impianti. «Li abbiamo adeguati alla normativa vigente – ha spiegato Grimaudo –. Erano piuttosto vetusti, in quanto risalenti a una trentina di anni fa». Contestualmente, saranno sostituiti gli infissi in ogni stanza e locale, con tipologie moderne a taglio termino. E nei prossimi giorni, precisamente entro il 15 novembre, sarà depositato il progetto per opere edili, che prevede la riqualificazione dell’area posta al quarto piano, terrazza compresa, dove sorgeranno una sala da adibire a eventi culturali e sociali, oltre a un bar». Affinché tutto si traduca in azioni concrete, lasciando la “carta” degli elaborati, necessari oltre quattro milioni di euro. «Abbiamo la copertura, sono stati individuati all’interno del nostro bilancio».
I posti letto per gli universitari in città
La ricettività degli studenti al momento fa leva su 83 posti letto della Casa albergo dell’Annunziata, riaperta il 1° dicembre 2009, totalmente ristrutturata e completa di ogni confort e situata nelle immediate vicinanze del Polo universitario comprendente i dipartimenti di Farmacia, Lettere e filosofia e Medicina veterinaria. Qui è disponibile inoltre 1 posto letto per studenti disabili. Altri 130, invece, nel Residence di via P. Castelli, organizzato in appartamenti da 3 e 5 posti letto dotati di cucina e servizi (5 i posti letto per disabili). Ulteriori 62 posti letto nel Residence universitario di Papardo, 30 riservati all’Ateneo e 2 a studenti disabili. E poi ci sarà l’ex Riviera, recentemente acquistato dall’UniMe per 3,6 milioni, ad arricchire l’offerta. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina