La prima giornata di allerta rossa è trascorsa senza gravi danni nella zona ionica. Le precipitazioni cadute nella notte tra domenica e ieri hanno toccato livelli record ma i corsi d’acqua, seppur ingrossati, non hanno superato i livelli di guardia, così come la mareggiata non si è palesata per come temuto e il mare ha sferzato la costa senza però raggiungere le strade. Nelle ultime 24 ore le precipitazioni sono state intense soprattutto in montagna: ad Antillo sono caduti 206 millimetri di pioggia, a Fiumedinisi 182,6 millimetri, come rilevato dalle stazioni del Servizio Informativo Agrometerologico siciliano.
A causare i problemi principali piccole frane e smottamenti sulle Provinciali di collegamento con i centri collinari e montani e sulle vie agricole, in particolare a Fiumedinisi, Mandanici, Savoca e Sant’Alessio Siculo, dove gli operai della Città metropolitana hanno lavorato tutto il giorno per sgomberare la sede stradale, anche con un mezzo meccanico, rimuovendo massi, detriti e alberi abbattuti dal vento. Sotto controllo i torrenti, in particolare l’Agrò tra S. Teresa di Riva e S. Alessio Siculo, dove si temeva l’esondazione sulla passerella provvisoria che sostituisce la Statale 114, che invece è rimasta percorribile in sicurezza. Ad Alì Terme alcune famiglie che vivono fuori dal centro abitato e alcuni insediamenti agricoli sono rimaste isolate a causa delle strade impraticabili e il Comune è intervenuto per ripristinarle immediatamente. Lievi danni alle strade, con asfalto e tombini saltati, a Roccalumera e Furci Siculo; a Letojanni i volontari della Protezione civile sono intervenuti per ripulire alcune strade invase dai detriti, così come a Giardini Naxos sono state monitorate per tutto il giorno le zone a rischio, in particolare in corrispondenza di corsi d’acqua e impluvi, alcune delle quali colpite da allagamenti. Le piogge sono proseguite in modo intenso anche la scorsa notte e oggi, altra giornata di allerta rossa, si dovrà procedere con una nuova conta dei danni sperando che siano gravi.
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