Sembra una vera e propria corso contro ... il tempo. Quello che quando peggiora rischia di trasformare le strade cittadine in piscine. Ma anche il tempo che scorre inesorabile e che detta i tempi della rincorsa alla chiusura di tutti i cantieri. Quello della pulizia dei tombini e della caditoie è un tema che si ripropone ciclicamente ad ogni avvio della stagione delle piogge. Ma è scontato che se chi se ne deve occupare non ci pensa con ampio anticipo, l’effetto sarà quello di un perenne e sterile inseguimento. Non ci dobbiamo aspettare che nelle prossime settimane a Messina le piogge non lascino il segno. Ci saranno pozzanghere più o meno grandi, ma dovrebbero essere molte meno. È quello che si augura anche l’Amam che ha iniziato la pulizia straordinaria di tombini e caditoie della città. Una manutenzione che dovrà interessare ben 45.000 punti distribuiti su tutti i 50 km di lunghezza della città. Il cantiere è cominciato la scorsa estate ed entro la fine del mese saranno poco più di 2800 quelli che saranno stati svuotati dai residui di terriccio, vegetazione e rifiuti che si sono depositati nelle vie che dovrebbero condurre le acque piovane verso le condotte delle acque bianche o nel terreno.
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